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Caccia al vaccino anti-suina

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Aumenta in maniera smisurata la paura degli italiani nei confronti della nuova sindrome virale AH1N1, meglio conosciuta come “influenza suina”.

Il virus, che dall’aprile di quest’anno ha mietuto diverse vittime, al pari della conosciutissima “aviaria” , sta creando una vera psicosi.

E sebbene non vi sia alcuna certezza circa l’efficacia di immunizzazione da parte dei vaccini in commercio, aumenta la corsa all’acquisto di questi farmaci, al punto che tutte le farmacie hanno esaurito le scorte disponibili.

I più “gettonati” sono stati il Relanza e il Tamiflu, due antivirali contro l’influenza A che, comunque, hanno un costo non certo irrisorio, che si aggira tra i 32 ed i 36 euro.

Un po’ cinicamente, ci viene da pensare che si tratti di una vera manna per le case farmaceutiche produttrici dei vaccini in questione.

E questa digressione è supportata dal dato statistico che indica l’aumento di fatturato di alcune multinazionali, in concomitanza con l’ “emergenza aviaria”, che ha sfiorato il 20%.

Un’occasione da non lasciarsi sfuggire, secondo alcuni, che, pur di non “perdere questo treno”, trincerandosi dietro la maschera dell’utilità e necessità sociale, hanno annullato le ferie programmate ai dipendenti per incrementare la produzione del farmaco che dovrebbe essere utile per combattere l’influenza “suina”.

Nel frattempo, da ogni parte, arrivano voci e mormorii che non fanno altro che aumentare in maniera smisurata la tensione. E, ovviamente, la corsa all’acquisto del prodotto che non c’è, ingenera ancora maggior timore. Così, mentre il presidente di Federfarma, Annarosa Rocca, assicura che nei prossimi giorni verranno soddisfatte tutte le richieste, il Presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, Mauro Martini, interviene duramente nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica: “Gli antivirali non sono in quantità infinita, dunque continuare a farli arrivare dai produttori alle farmacie, sarebbe un modo per alimentare l’acquisto irrazionale da parte di chi non ha bisogno, ma vuole tenerli in caso di precauzione”.