Quello che per la maggior parte dei bambini, e non solo, è il luogo più felice del pianeta, per qualcuno sembra porti a risultati opposti, almeno per le tre persone, operatori del parco, che negli ultimi due mesi hanno deciso di togliersi la vita.
L’ultimo è stato trovato impiccato nella sua casa. L’uomo, 37 anni e padre di quattro figli, era il direttore di un famoso ristorante del parco. Non è la prima volta che Disneyland risalta agli onori della cronaca per i suicidi. Nel maggio 2008, infatti, un uomo, non immediatamente identificato, è saltato giù dal balcone del 14 ° piano dell’ Hotel di Disneyland Wonder Tower. Era a Parigi per affari e viaggiava con un socio, secondo i rapporti della polizia. Il socio era nella stanza d’albergo al momento dell’incidente e testimoniò di averlo visto lanciarsi tragicamente.
“Siamo molto addolorati per quello che è successo oggi, e siamo a disposizione di coloro che possono averne bisogno”, disse allora Giovanni Nicoletti, portavoce di Disneyland.
Oggi i sindacati danno la colpa dell’accaduto alle forti condizioni di stress a cui sono sottoposti i dipendenti del parco, in particolare chi riveste ruoli di maggior responsabilità, come il gestore del ristorante, spentosi senza un sorriso pochi giorni fa nella sua abitazione.
Solo nel mese di febbraio a Diseyland ci sono stati due suicidi ed un tentato suicidio.