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I negramaro tornano con un nuovo album

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Il 16 novembre esce “Casa69”, il nuovo album dei negramaro (rigorosamente con la N minuscola come si presentano ora), la rock band italiana composta da Giuliano Sangiorgi (voce, piano e chitarre), Emanuele Spedicato (chitarre), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (pianoforte, sintetizzatori, programming, editing) e Andrea De Rocco (campionatore).

Casa69” prende il titolo dal numero civico della casa in cui la band convive da tempo. I brani, in tutto sedici, sono stati scritti tutti da Giuliano Sangiorgi e affrontano temi importanti come l’incomunicanilità, il potere dell’illusione e l’individualità.

Non abbiamo tralasciato nulla, siamo completi e ci siamo espressi in maniera diretta“, dice Sangiorgi che poi aggiunge “sono sempre aperto ai confronti. Vivo di notte, faccio jam session in giro e amo avere uno scambio serrato con chi non la pensa come me. Credo sia la cosa più bella che ci possa essere!“.

Dopo il tempo e lo spazio, raccontati in «Mentre tutto scorre» e «La finestra», per i negramaro è arrivato il tempo di parlare dell’io nel tentativo di ridare al mondo una visione antropocentrica. “L’uomo è la sintesi perfetta tra spazio e tempo e – spiega sempre il leader della band – rappresenta anche un auspicio, quello di tornare a un vero antropocentrismo e non al modello ‘I-life’ che ci spacciano ora per farci credere che quell’io non ha bisogno di altri io

La copertina sintetizza perfettamente l’anima del disco. L’immagine ritrae la scultura su vetro di un uomo-cuore che, con rami-vene scolpiti al posto delle gambe e delle braccia, vuole rappresentare la carnalità, la vita. Così come un cuore per battere ha bisogno di un organismo a cui essere collegato, l’essere umano per esistere ha bisogno del contesto in cui vive. Da questa dimensione l’individuo si sta pericolosamente allontanando, preferendo sempre più un universo virtuale alla realtà che lo circonda. Una realtà a volte scomoda ma necessaria alla sua natura di…UOMO.

Casa69” esce il 16 novembre anche nella versione deluxe contenente, oltre alle sedici tracce del disco, anche “Lacrime”, brano che i negramaro eseguono insieme all’orchestra di Mauro Pagani, e “Comunque vadano le cose (Scusa Mimì)”. Quest’ultimo è nato anche dall’esigenza di chiedere scusa a Mia Martini. “Un’artista che rispettiamo – dice Giuliano Sangiorgicon la sua voce comunicava tantissime cose e soffriamo di questa mancanza. E’ assurdo morire per la gente e le incomprensioni che si possono creare“. C’è anche un duetto con Elisa in “Basta così“, un brano che è nato contemporaneamente a “Ti vorrei sollevare“.

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