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La Caponata siciliana e le sue numerose varianti

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La caponata è un piatto tipico siciliano molto gustoso che viene servito tradizionalmente sulle tavole imbandite a natale. Ne esistono diverse varianti a seconda degli ingredienti, ma di solito la versione più diffusa è quella che prevede l`utilizzo di melanzane e peperoni.

Esiste una ricetta base e molte varianti con nomi leggermente diversi, come ad esempio la “caponatina”, che è simile alla caponata negli ingredienti, ma diversa nella preparazione.

Una piccola curiosità: wikipedia dice che il termine caponata deriva da un pesce il capone (o lampuga), che veniva mangiato insieme alla salsa agrodolce tipica della caponata. Solo che ai tempi, il pesce lo mangiava solo chi aveva i quattrini, i poveracci non potevano permetterselo e quindi pensarono di sostituirlo con le melanzane. L’origine del nome caponata, è, tuttavia, incerta: secondo alcuni sarebbe una parola di derivazione catalana e veniva servita con molluschi oppure il polpo, ed è successivamente entrata nella tradizione regionale come piatto povero con le verdure al posto del pesce; altra attinenza con la Spagna la troviamo con la parola “capon”, che era un biscotto consumato dai marinai spagnoli. Secondo altri il nome caponata discenderebbe dal termine marinaro “cappone”, cioè grosso paranco, o dal termine latino cauponae, ovvero il nome delle taverne romane, dove certamente questo piatto era sempre pronto per essere servito. Una cosa è certa: in antichità la caponata era molto diversa da quella che conosciamo oggi, infatti fino al Seicento non si conosceva la melanzana, e il sedano, invece conosciuto fin dall’antichità, non veniva usato in cucina ma solo a scopo decorativo.

Ingredienti per una variante di Caponata:
2 melanzane medie
2 peperoni medi
4 patate
1 cipolla
500gr di pomodori
50gr di olive nere
una manciata di capperi dissalati (e se sono quelli di Pantelleria è meglio)
alloro
sale e pepe
1 bicchiere di aceto
3 cucchiai di zucchero

Del pane raffermo
Olio di semi per friggere.

Procedimento:
Lavate e asciugate i peperoni e le melanzane. Tagliateli a strisce (2 cm x 5 cm all’incirca). Mettete le melanzane per un’oretta in acqua e sale in modo tale che perdano l’amaro (soprattutto facendo così assorbiranno meno olio durante la frittura).
Nel frattempo, friggete i peperoni e le patate tagliate a spicchi in due padelle separate: una volta fritti li mettete da parte.
Trascorsa l’oretta di ammollo, prendete le melanzane le strizzate (con delicatezza, non sfracellatele tra le mani), e le tamponate con una salvietta altrimenti quando le butterete in padella facendo attenzione agli schizzi di olio. La raccomandazione è quella di farle dorare per bene.
A questo punto tritate la cipolla, fatela rosolare con i capperi e le olive (occhio a non farli bruciare aggiungeteli solo quando la cipolla sta per terminare la rosolatura) e quindi  aggiungete i pomodori lavati, asciugati e fatti a pezzetti; salate e pepate,coprite con un coperchio e fate cuocere per 15 minuti circa.

Questo piatto può essere servito sia come antipasto, contorno, piatto unico, ma è anche ottimo come sugo per condire la pasta. Il suo gusto è maggiore se servito freddo ed è un cibo che si adatta molto bene anche alle diete vegetariane.

Buon Appetito