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Il restauro al Colosseo sarà firmato Tod’s

Oggi il sì di Diego Della Valle, presidente di Tod’s, per il restauro del Colosseo

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Ufficializzato l’accordo fra l’industria marchigiana e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: sarà Tod’s a finanziare i restauri del Colosseo. L’opera prevede un investimento di 25 milioni di euro. Il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, ai giornalisti parla della “fine di un incubo” e dell’inizio di una “nuova vita” per il Colosseo, uno dei simboli più conosciuti al mondo.

I lavori prenderanno il via alla fine dell’anno con una durata fino ad un massimo di 36 mesi, il contributo sarà versato a rate, di entità che sarà stabilita con l’avanzamento dei lavori, e direttamente alle imprese appaltatrici.
Lo sponsor potrà promuovere e pubblicizzare i lavori di restauro e utilizzare la dizione ‘sponsor unico per i lavori del restauro del Colosseo in base al piano degli interventi’, in abbinamento ai propri segni distintivi. Potrà anche usare il materiale e la documentazione illustrativa dei lavori di restauro sia all’interno dei propri spazi sia nel sito internet.

”Non metterò una scarpa Tod’s sul Colosseo” ha detto scherzando il presidente di Tod’s Diego Della Valle, secondo il quale questo impegno rappresenta ”un dovere, ma anche un piacere”.

1 COMMENTO

  1. Vorrei conoscere il nome di questo illustre personaggio che pensa di essere cosi importante da “vendere” il Colosseo e il nome dei suoi compari che pensano di gestire questa trattativa assurda. In presenza di questo governo tutto è possibile . . . in un passato lontano, solo in un film famoso, era possibile che Totò vendesse la fontana di Trevi ad un americano sprovveduto, oggi basta avere gli appoggi giusti e si vende realmente il NOSTRO Colosseo, la contropartita è facile a intuirsi, inutile fare i soliti discorsi, così il governo più ignorante e insensibile degli ultimi sessanta anni, che ritiene inutile spendere un solo centesimo per le più importanti risorse culturali della nostra penisola, come l’archeologia, la musica, il teatro ecc., attraverso un giro “furbetti insospettabili” ha messo le mani su quella che può considerarsi una delle più importanti emergenze monumentali italiane . . . basta! Al di la del fatto che, solo a parlarne, il colpaccio pubblicitario è già stato posto in essere senza spendere un solo centesimo! . . . speriamo che questi integerrimi signori cerchino di recuperare almeno . . quello che mai anno avuto . . la faccia! – speriamo che questo eccezionale gruppo di “intellettuali” possa sciogliersi spontaneamente e presto – visto che persino la legge è in via di demolizione.

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