Scritto da Piergiorgio Patellini, per la regia di Andrea Palotto “L’ultima occasione per vivere – una storia per Mia Martini” è uno spettacolo unico nel suo genere, un monologo con canzoni. Al Teatro allo Scalo di Roma, da martedì 8 a domenica 27 febbraio.
A quindici anni dalla scomparsa di Mia Martini, un omaggio allo spirito travagliato e dolce di una delle più grandi cantanti italiane. La storia di Mia Martini si intreccia idealmente con quella di Teresio, il vero protagonista della vicenda.
Teresio è un uomo maturo, non vedente dalla nascita che ricorda il suo unico grande amore: Luciana, una donna costretta a subire le violenze di un padre padrone. Da qui la decisione di fuggire per sempre, lontano da tutto e tutti anche da Terenzio, alla ricerca di un destino migliore.
Dopo vent’anni di silenzio Luciana ritorna ma appena scesa dalla corriera viene investita e muore, involontariamente uccisa dal padre.
Una storia di sogni non realizzati, dove il destino crea illusioni di felicità che si infrangono però facilmente.
Le tappe di una vita difficile, la fine tragica, l’amore perduto e l’emblematico rapporto con la figura paterna: ecco i tratti che legano le due storie, quella della reale vita di Mia Martini e quella dei personaggi di questo spettacolo.
In scena l’attore Gianluca Ferrato che descrive Mia Martini come un provvidenziale medicamento. Ecco, “Mia Martini, detta Mimì” è stata questo per me.
Il suo monologo cantato viene accompagnato dalle note del pianoforte di Emiliano Begni. Lo spettacolo vuole dunque rendere un omaggio inedito alla cantante. Nessuna intenzione di celebrazione, nessun biografismo, nessun didascalismo. La storia narrata è un’altra anche se parallela a quella di Mimì per la condivisione dei temi portanti: la lotta dell’uomo con il destino, il rifiuto della resa, il dolore, la morte.