Home News Cronaca Scafati: due decessi nell’ospedale Scarlato

Scafati: due decessi nell’ospedale Scarlato

Due donne muoiono a poca distanza dal parto

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Lo scorso 7 gennaio nel reparto di neonatologia dell’ospedale Scarlato di Scafati, in provincia di Salerno, una giovane donna di 39 anni, Tiziana G., mezz’ora dopo avere partorito, comincia ad accusare forti dolori al ventre. Muore poco dopo.
Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore; quattro persone risultano indagate dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia.

Nello stesso nosocomio lo scorso settembre Rosa C. aveva dato alla luce la sua seconda bambina con parto cesareo. Otto giorno dopo essere stata dimessa, la giovane donna muore nel suo letto. Anche in questo secondo caso la Procura di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della cartella clinica e sul registro degli indagati risultano iscritti i medici e gli infermieri che hanno tenuto in cura la paziente durante il suo ricovero in ospedale.

“La Commissione d’inchiesta che presiedo, senza pregiudizio per le indagini in corso – si legge in una lettera inviata da Leoluca Orlando, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, a Caldoro intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti accaduti presso l’ospedale di Scafati, sia in merito ad eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali. La documentazione acquisita sarà valutata per eventuali ulteriori adempimenti di competenza”.

“Far crescere la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario nazionale è compito di questa Commissione. Pertanto, dopo aver ribadito l’alta professionalità offerta dal personale medico italiano aggiunge in una nota il vicepresidente della Commissione, Giovanni Burtone  è nostra intenzione approfondire quanto emerso, sia per far luce sui due singoli casi denunciati, sia in funzione dell’indagine sui punti nascita che stiamo conducendo su tutto il territorio nazionale”.