Si sta realmente concretizzando il rischio che “appassiscano” i girasoli dell’omonimo dipinto di Van Gogh.
A renderlo noto è la ricerca di una equipe di studiosi europei appartenenti all’ Istituto di Scienze Molecolari e Tecnologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Perugia, e le Università di Anversa, Delf e Grenoble.
Secondo i ricercatori, il colore giallo dei dipinti di Vincent Van Gogh mostra dei segni preoccupanti di invecchiamento, dovuti ad una trasformazione chimica prodotta dai componenti del pigmento. In altre parole la tinta vivida del giallo tende a degradare verso una tonalità di bruno che “spegnerebbe” l’ esuberanza di molti dipinti, deformandone completamente l’intensità di lettura.
Costanza Miliani, ricercatrice del Cnr e coautrice dello studio, spiega che “i gialli a base di cromato di piombo (giallo cromo), a dispetto della bellezza e intensità delle tinte, sono caratterizzati da una scarsa stabilità chimica e fotochimica che si manifesta nel tempo con un marcato imbrunimento”.
Questo particolare problema interesserebbe non solo i capolavori del grande pittore olandese, ma anche quello di suoi altri colleghi impressionisti.
Infatti gli artisti di quel periodo furono tutti attratti dalle sfumature proposte dai pigmenti di nuova formulazione nati dalla sintesi chimica che, col tempo, hanno mostrato una sensibilità maggiore ad alcuni agenti atmosferici quali umidità, luce e temperatura.
Alcuni micro-campioni sono stati prelevati dai dipinti Banks of the Seine e View of Arles with Irises, entrambi conservati presso il Van Gogh Museum di Amsterdam. Su di essi gli accurati esami spettroscopici hanno permesso di confermare “in modo evidente l’alterazione del giallo di cromo”.
Ma la minaccia di degradazione del colore sembra coinvolgere anche altri celebri capolavori di diversi artisti dell’epoca. Infatti, come spiega ancora la dottoressa Costanza Miliani, sono a rischio le varie sfumature di giallo delle opere di “molti altri impressionisti come Seraut, Pissarro, Manet e Reinoir”.