Sabato 12 Marzo 2011 alle ore 17:30 presso lo spazio di Entroterra – viale Bornata- Borgo Pietro Wuhrer, 43- si inaugura la doppia personale con i disegni di Cristina Iotti e le sculture di Nicola Biondani dedicata all’universo femminile.
La mostra dal titolo “Crisalidi, involucri femminili” propone un’ immagine femminile diversa e controcorrente: le sculture di Nicola Biondani e i disegni a matita di Cristina Iotti presentano una femminilità piena, l’essere donna inteso come una scelta orgogliosa, una femminilità reale, in carne ed ossa, terrosa e colorata, ricca delle sue tantissime sfaccettature.
Donne non più presentate come esseri quasi angelici, ma terreni e con tutto quello che questa condizione comporta: donne raffinate e stanche, materne ed erotiche, amanti di uomini o di donne, mistiche o lottatrici, osservatrici attente ed osservate impietosamente. Una femminilità sofferta e ricercata, come la scelta estrema di chi si sente, si manifesta e si trasforma in donna.
Così come avviene per le sculture di Biondani, anche dalle matite di Cristina Iotti emergono figure femminili cariche di realtà. I suoi personaggi sono colti in momenti della quotidianità e sempre in posizioni naturali, ritratti spesso di spalle, quasi a farci entrare nel loro mondo senza far rumore, in seconda fila, così da consentirci di coglierle nel loro stato di riflessione e di assortimento. Uno stile terso con una spazio ben organizzato, dove lo stato d’animo delle donne raffigurate presagisce un processo di trasformazione interiore per passare da una vecchia identità a una nuova, con consapevolezza e determinazione.
La Iotti ci propone nuovissime opere inedite, che ritraggono giovani teste femminili ritagliate su eleganti fondi arabescati, arazzi tessuti con la lievità della matita colorata che isolano nello spazio e nel tempo le sue figure. Le ragazze della Iotti sono esseri lontani che però riportano alla realtà tramite oggetti molto personali e quotidiani, come un fermaglio per i capelli o un paio di orecchini, o con gesti e sguardi diretti, dettagli intimi che sporgono dalla carta per farsi presenti a noi nella loro immediatezza.
Anche nelle sculture di Biondani viene raffigurata una trasformazione, in questo caso molto più dolorosa. Alcune delle sculture di Biondani sono incentrate sulla ricerca affannosa di una femminilità agognata, dopo anni di ricerca interiore, una difficile strada che alcuni uomini affrontano che non è mai il frutto di curiosità, noia o di un capriccio.
Così come per la metafora della crisalide, che subisce una mutazione e una trasformazione in farfalla, anche nelle sculture di Biondani si osservano corpi e visi trasformati, alla ricerca di un proprio sentire intimo.
Crisalidi: gusci che proteggono, involucri da cui escono con determinazione storie di femminilità. Quindi un lavoro sull’immagine femminile e sul ritratto interiore, che unisce metaforicamente i percorsi dei due artisti che attraverso i mezzi diversi e una personale sensibilità e poetica espressiva ci portano alla bellezza dello sfaccettato universo femminile.