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Precariato e sentenza Corte Costituzionale:Incontro al Miur (resoconti Gilda,Uil,Cgil Snals)

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da GILDAINS.IT

Si è tenuta stamani al Miur una riunione con la partecipazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (CGIL, CISL, UIL, SNALS, FGU-GILDA) per affrontare il tema degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n.41/2011 che ha abrogato le code nelle graduatorie ad esaurimento.

In particolare il MIUR e le OO.SS. hanno concordato sulla necessità di garantire la piena legittimità ai contratti a tempo determinato già stipulati e delle immissioni in ruolo già effettuate. La riunione è stata interlocutoria in attesa dell´approvazione dell´emendamento Pittoni della Lega sul congelamento delle graduatorie per il 2011-12 e in attesa del parere dell´Avvocatura dello Stato.

La FGU-GILDA, con la presenza del coordinatore nazionale Rino Di Meglio, ha ribadito che è necessario in tempi brevi aprire un tavolo politico sulla questione della riforma del reclutamento e sull´applicazione del regolamento sulla formazione iniziale, recentemente approvato, per consentire di aver un quadro complessivo della situazione e per definire uno scenario certo per il futuro dei precari della scuola dopo anni di provvedimenti contraddittori e confusi.

Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori incontri sulle problematiche discusse.

da UILSCUOLA

Il giorno 15 febbraio 2011 si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione sulle problematiche relative al precariato, con particolare riferimento alla recente sentenza della Corte Costituzionale.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti

L’incontro ha avuto carattere interlocutorio, lo scopo è stato soprattutto quello di fare una ricognizione dei problemi e approfondire tutte le questioni legate all’applicazione della sentenza.

Un approfondimento ulteriore ci sarà subito dopo la trasformazione in legge del decreto “milleproroghe” che, sulla base di un emendamento già approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, potrebbe portare ad un “congelamento” delle attuali graduatorie degli insegnanti fino al 31 agosto del 2012.

Ad avviso dell’amministrazione, tutti gli atti posti in essere, nomine in ruolo e supplenze, sono validi e legittimi, quindi tutte le situazioni consolidate non dovranno essere messe in discussione.

In applicazione della sentenza, dovranno essere successivamente individuati tutti i soggetti che avrebbero potuto essere destinatari degli atti di nomina, sia a tempo indeterminato che determinato, attraverso la ricostruzione dei diversi percorsi, al fine di ripristinare i diritti individuali.

Per l’amministrazione, in questa fattispecie dovrebbero essere ricompresi tutti coloro che hanno vinto un ricorso o che, comunque, hanno un procedimento in corso da far valere.

Per la UIL è fondamentale salvaguardare le posizioni consolidate, sia le nomine in ruolo che supplenze.
Rispetto agli effetti della sentenza della Corte Costituzionale la UIL ha evidenziato che vanno evitate situazioni che mantengono l’incertezza e determinano ulteriore diffuso contenzioso.

La UIL ha rilanciato la proposta di una soluzione strutturale che passa attraverso una politica di stabilità degli organici e attraverso politiche di reclutamento che devono prevedere: nomine in ruolo sui posti disponibili, incarichi pluriennali e concorsi in presenza di graduatorie esaurite.

da CGILSCUOLA

Miur sulla sentenza della Corte Costituzionale
Ancora nessuna soluzione definitiva in attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato e della conversione in legge del “Milleproroghe”

Si è tenuto il 15 febbraio 2011 un incontro al Ministero per affrontare le questioni relative all’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulle graduatorie ad esaurimento dei docenti.

L’Amministrazione ha illustrato la situazione riservandosi di assumere provvedimenti una volta chiaro il quadro normativo determinato dal “Milleproroghe” e assunto il parere dell’Avvocatura dello Stato.

In particolare sarà determinante nelle successive decisioni l’eventuale approvazione definitiva dell’emendamento che proroga le graduatorie fino al 2012.

I punti fermi dopo la sentenza sono che l’efficacia della stessa opera erga-omnes (su tutti gli aspiranti) e che la stessa assume valore retroattivo per tutti gli atti che non siano ancora consolidati.

L’interpretazione del Ministero, per quanto riguarda l’eventuale intervento sulle graduatorie, è che essendo dichiarato illegittimo l’intero comma 4 ter dell’art. 1 della Legge 134, non possono più esistere le code e che quindi si ripristinano le modalità precedenti alla Legge stessa (e al DM 42/09): ogni candidato potrà/dovrà essere incluso in una sola provincia a pettine.

Sulle modalità e le procedure per attuare tale intervento il Ministero si è riservato ulteriori approfondimenti.

Come FLC CGIL abbiamo sottolineato l’esigenza che si proceda in modo equo e rispettoso della sentenza evitando l’insorgere di ulteriore contenzioso. In particolare, abbiamo sostenuto che vanno mantenute tutte le posizioni consolidate (contratti a tempo indeterminato e determinato) negli scolastici 2009/10 e 2010/11, e che l’applicazione della sentenza dovrà comportare assunzioni aggiuntive.

Abbiamo sottolineato l’esigenza di affrontare prioritariamente il tema della stabilizzazione dei precari (vedi “operazione 100.000″) chiedendo l’apertura del confronto sul reclutamento e sulla fase transitoria prevista dal Decreto sulla formazione iniziale.

da SNALS.IT

Si è svolto il preannunciato incontro sulla tematica relativa alla gestione delle graduatorie ad esaurimento del personale docente alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale e delle iniziative legislative in fieri.

Come è noto la recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato “la illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 4 ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134 (Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010), aggiunto dalla legge di conversione 24 novembre 2009, n.167.”

I rappresentanti dell’Amministrazione, nell’introdurre l’argomento, hanno premesso che non vi è, al momento, una linea definita in quanto è in fieri la discussione di iniziative legislative in sede di conversione in legge del cosiddetto “decreto mille proroghe” e, quindi, non può essere definita una proposta operativa fino a quando non sarà definito e approvato il testo dell’emendamento.

L’incontro è stato, quindi, interlocutorio e i rappresentanti dell’Amministrazione si sono limitati a commentare gli aspetti salienti della sentenza alla luce delle argomentazioni della Suprema Corte; da questa introduzione si può desumere che due sono gli aspetti sostanziali che emergono:

a) il diritto alla mobilità;

b) il diritto alla valutazione delle professionalità acquisite e, quindi, al punteggio.

Dalla sentenza sembra emergere la possibilità del trasferimento di graduatoria da una provincia ad un’altra, ma non si trova con chiarezza quando questo può avvenire.

Il problema che merita un’approfondita discussione non pare, però, di attualità per il prossimo anno scolastico stante la probabile approvazione di un emendamento che nella sostanza proroga la validità delle attuali graduatorie fino al 31 agosto 2012, fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla recente citata sentenza di illegittimità.

I rappresentanti dell’Amministrazione hanno sottolineato come, fino ad approvazione o meno di nuove norme legislative, non è né possibile né corretto proporre formali ipotesi. Al riguardo hanno rimandato ad una prossima riunione che sarà convocata non appena il Parlamento avrà legiferato.

Una sola cosa comunque, è certa: la assoluta salvaguardia delle situazioni di nomina consolidate sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. I futuri beneficiari di eventuali accoglimenti di ricorsi saranno certamente garantiti, ma valutati situazione per situazione.

I rappresentanti dell’Amministrazione hanno tenuto a sottolineare che la loro proposta sarà preceduta da uno specifico quesito all’Avvocatura di Stato in modo da scegliere una via giurisdizionalmente più sicura possibile.

Su richiesta sindacale sono stati promessi, stante la stretta interconnessione con le tematiche delle graduatorie ad esaurimento, specifici “tavoli” inizialmente “tecnici” e poi “politici” in relazione al tema del reclutamento e dell’attuazione del regolamento di recente approvazione sulla formazione iniziale, con particolare riferimento alla fase transitoria.

La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha preso atto della discussione e si è riservata un pronunciamento quando l’Amministrazione farà conoscere ipotesi concrete alla luce delle scelte Parlamentari.

 L’Amministrazione si è impegnata a convocarci a breve sia su questi temi che per approfondire le procedure per l’applicazione della sentenza.

1 COMMENTO

  1. Con alle spalle un tempo di precariato che assomma a undici contratti, tra quelli annuali e quelli fino al temine delle attività didattiche, non posso che essere in accordo con lei. Ho quattro abilitazioni, una delle quali per l’insegnamento su posti di sostegno, conseguite nei modi e nei tempi stabiliti dal Ministero, tre master e due corsi di perfezionamento, sono stata quest’anno in prima posizioni su due graduatorie della mia provincia ma vedo ormai sfumata la possibilità di una assunzione a tempo indeterminato per la quale, come molti altri, ho fatto sacrifici enormi, mi sono aggiornata, ho conseguito nuovi titoli culturali pur avendo due bimbi piccoli il primo dei quali avuto a trentatrè anni proprio per cercare di non dovergli negare almeno il necessario per vivere. E adesso? Cosa mi rimane di tutta quella che è stata l’impostazione della mia vita e di quella dei miei cuccioli? Non penso solo al nuovo aggiornamento, penso anche alle nuove modalità di reclutamento, al cosiddetto Tfa per i cui frequentanti sarà riservato il 30% dei posti a ruolo, o, peggio ancora, alla cosiddetta fase di transizione che, durando un solo anno ed essendo rivolta a chi, laureato con me o prima di me, ( quindi tutto coloro che pur avendone avuto la possibilità non hanno fatto né il concorso abilitante, né uno degli otto cicli Ssis) consentirà a questi nuovi abilitati di passare di ruolo prima di me, visto che tale fase è regolamentata dallo stesso decreto che prevede la nascita del Tfa e quindi garantirà senz’altro anche a loro il famoso 30%.
    Molti sindacati nicchiano sulla questione e noi non possiamo difenderci in alcun modo visto che questo nuovo percorso è riservato a coloro che non sono in possesso di abilitazione. Forse la via dell’assunzione non sarà più quella dell’impegno ma la strada che porta ai tribunali, forse se mi impegnassi meno eticamente e mi dedicassi di più alla ricerca del codicillo giusto per un ricorso potrei anch’io sperare in un posto per il futuro.Purtroppo, a malincuore ormai delusa, tendo a voi le mani e dico a me stessa che gli anni spesi su tanti bellissimi libri condivisi non me lo consentono.

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