A Napoli, Rione Sanità, costumi di Carnevale ispirati all’omicidio di Sarah Scazzi. Tra i diversi manichini addobbati per l’occasione ne spunta uno davvero inquietante: quello dello Zio Michele, completo di gilet e cappello da pescatore. Il macabro costume è esposto in una vetrina del Rione Sanità, quella di Le Iene Lingerie, un negozio di intimo e vestiti da Carnevale per bambini. A pensare di proporre questo travestimento è stato Carlo Mazza, 45 anni, già conosciuto per le sue trovate provocatorie, come il costume di Totò Riina (gessato, coppola siciliana e pistola) e quello del “cattivo” di una fiction sul mafioso Tonio Fortebracci.
Quest’anno il titolare del negozio ha realizzato tre costumi ispirati a Misseri, tutti venduti a tre mamme che hanno pensato bene di far apparire agli occhi dei loro figli lo zio di Sarah un eroe.
Il singolare, ed inquietante, travestimento ha scatenato reazioni differenti: chi pensa che sia solo uno scherzo e che non c’è niente di male. In molti, invece, hanno giudicato la trovata di pessimo gusto.
I caratteri della celebrazione carnevalesca, presente nella tradizione cristiana, hanno origini in festività ben più antiche “… come ad esempio le dionisiache greche (le antesterie) o i saturnali romani. In dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito.” (fonte Wikipedia)
Una visione filosofica vuole che in questo periodo più che mettersi la maschera in realtà ce la si tolga e si mostri ciò che realmente si è o si vorrebbe essere, senza avere paura di essere additato o passare da matto. Ma chi vorrebbe essere realmente un crudele assassino? Si dice che a carnevale ogni scherzo vale … ma sarà sempre vero?