Che fine hanno fatto Livia e Alessia Schepp?
È quanto continuano a chiedersi, ormai da più di un mese, la madre, gli investigatori e le centinaia di persone che si sono lasciati coinvolgere, col cuore, in uno dei casi di scomparsa più complicato degli ultimi tempi. C’è chi sostiene di averle viste col padre Matthias, prima che quest’ultimo si togliesse la vita suicidandosi sui binari della stazione ferroviaria di Cerignola, e chi, come l’automobilista che ieri mattina, poco dopo le 11, si è presentata alla Polstrada di Varese, che sostiene di averle viste: “viaggiavano in autostrada tra Gallarate e Busto su una Bmw di colore nero, diretta verso Milano”. A riportare la notizia è il quotidiano “La Provincia di Varese” ricordando che è dai primi di febbraio che delle due bambine non si sa più nulla, da quando il padre le aveva sottratte alla moglie, Irina Lucidi.
Tante le segnalazioni giunte. “Le prime – ricorda ancora il quotidiano on line – a Tavernola e Cantù in provincia di Como, avevano ridato fiato alle speranze di trovarle in vita, nonostante il tragico messaggio dell’uomo inviato alla moglie prima di togliersi la vita: “Le ho uccise”. In realtà ancora nessun elemento può far ritenere che siano morte”.
“La Squadra mobile di Varese – prosegue il quotidiano – sta eseguendo accertamenti sull’avvistamento di ieri, per risalire all’automobile. Forse è stato individuato il proprietario. Ma non è facile star dietro a voci che spesso risultano impossibili da verificare. La donna che ha chiamato la polizia ha cercato di essere precisa, e ha raccontato di essersi rammentata della vicenda dopo avere visto l’ultima puntata della popolare trasmissione tv di RaiTre “Chi l’ha visto”, dedicata appunto alle persone scomparse”.
