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Eventi culturali in Umbria: le mostre in programma

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Numerose e di pregio le mostre in Umbria per la programmazione 2011.

Dopo la mostra di Terni su Cavour, allestita a gennaio – febbraio in prima nazionale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (1861 – 2011), per ripercorre gli ambienti e i contesti storici in cui si formò lo statista italiano (curata dalla Provincia di Terni in collaborazione con la Provincia di Torino, l’associazione Amici della Fondazione Cavour e la Fondazione Cavour con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Terni), a Perugia si è appena conclusa la mostra al Centro Espositivo Rocca Paolina.

In quest’occasione, grazie alla proposta della Bottega Artigiana Tifernate, i visitatori hanno avuto la possibilità di ammirare opere su tela, affresco e tavola che riproducono i capolavori universali dell’arte rinascimentale. Maestose come le originali, in molti casi, ben quarantacinque le opere esposte: diciassette arrivano in prestito dal Castello Estense di Ferrara che riproducono le stanze private del principe Alfonso I con le opere Dosso Dossi, Giovanni Bellini e Tiziano. La rassegna propone inoltre altre ventotto opere di Giotto, Neri di Bicci, Benozzo Gozzoli, Perugino, Raffaello, Pinturicchio, Piero della Francesca, Beato Angelico, Simone Martini, Ghirlandaio e Leonardo. Le opere sono state realizzate a Città di Castello, dallo studio Lazzari; a partire dagli anni novanta la bottega Artigiana Tifernate ha raggiunto l’eccellenza nella ricostruzione dei grandi classici attraverso una tecnica che è stata ribattezzata “pittografica”.

A Perugia, Assisi e Gubbio è ora possibile visitare tre mostre dell’American Museum of Natural History di New York, in Umbria per l’unica tappa italiana, grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Le tre esposizioni, dal rigoroso impianto scientifico, sono incentrate sui temi:

1) del clima (Perugia 2 ottobre 2010 – 5 giugno 2011),

2) dell’acqua (Assisi 2 ottobre 2010 – 15 maggio 2011) e

3) dei dinosauri (Gubbio 27novembre – 25 aprile 2011).

Le mostre ospitate da tre città storiche come Perugia, Assisi e Gubbio, sono una prestigiosa iniziativa di respiro internazionale che accende i riflettori sulle trasformazioni che stanno interessando il pianeta, senza creare allarmismo ma cercando invece di accrescere nei visitatori la capacità critica per affrontare e interpretare, con gli strumenti più idonei, le sfide future.

Il progetto per l’allestimento è stato realizzato dall’architetto perugino Carlo Salucci, che ha curato anche la direzione lavori.

A Spello, inoltre, è possibile visitare una mostra su Domenico Bruschi, artista perugino proveniente da una famiglia di patrioti. La mostra, aperta fino al 10 aprile 2011, cade nel primo centenario della scomparsa dell’artista e rappresenta un momento centrale nei programmi di celebrazione della Provincia di Perugia del 150° anniversario dall’Unità d’Italia. Dipingendo in diverse città italiane – come ad esempio Cagliari, Macerata e Roma- Bruschi si era speso a favore della creazione di un linguaggio pittorico unitario.

La mostra, curata da Corrado Balducci, propone cento opere tra tele, disegni, acquerelli spolveri e manoscritti.

Ultimi giorni, infine, ad Orvieto per la mostra su Nicola Carrino, curata da Alessandra Cannistrà su progetto dell’artista. Allestita nelle tre sedi del Museo dell’Opera del Duomo (MODO), ripercorre cinquant’anni di impegno e di attività dell’artista, con una selezione di disegni, dipinti, progetti, opere plastiche e costruttivi che restituiscono il senso del suo intervento forte, nel contesto in particolare degli anni più creativi accesi e critici del secondo Novecento. Personalità artistica di rilievo nel panorama contemporaneo, Carrino, dal 1967 progetta opere pubbliche in relazione all’architettura e al paesaggio e realizza interventi installativi con sculture modulari in ferro e acciaio inox, componibili e trasformabili che denomina “Costruttivi, Trasformabili, Decostruttivi, Ricostruttivi”.