“Il voto popolare del referendum segnerà la definitiva sconfitta dei piani di ritorno al nucleare in Italia e sanzionerà la sciatteria di questo esecutivo, che si muove più come un piazzista dell’atomo che come un’istituzione a garanzia e tutela della salute e del benessere del Paese” sostiene Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia.
E’ ormai appurato come l’opinione pubblica italiana sia fermamente contraria al nucleare.
Secondo Greenpeace, il governo ha svolto per mesi un’azione di disinformazione nei confronti della cittadinanza e ha colpito duramente il settore delle energie rinnovabili, per assecondare gli indirizzi di Enel e arricchire l’industria nucleare francese.
“La tragedia di Fukushima – prosegue Barbera – li ha colti sul fatto: e ora che tutte le Regioni hanno espresso la loro contrarietà a ospitare nuove centrali, l’esecutivo non sa più dove andare a parare. Smettano pure d’arretrare confusamente dai loro piani: sarà il referendum a chiarire per sempre che l’Italia dice “no al nucleare” e che governo e lobby nucleari possono riporre definitivamente i loro insani progetti”.