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Vietnam che passione

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Il Vietnam è  una terra  sospesa tra il ricordo di un tragico passato e un presente in fermento, dove la modernità la fa da padrona.
Meglio di qualunque altra città, la capitale Hanoi rappresenta perfettamente questa tendenza: basta fare un giro tra le stradine del vecchio quartiere delle 36 corporazioni, dove ogni via è dedicata a un prodotto (latta, abiti, spezie).  Ad Hanoi non si può non fare  una visita nel Tempio della Letteratura, sede della prima università del Vietnam, e nel Museo – Mausoleo di Ho Chi Minh (dove riposa il generale mummificato).
Da Hanoi si prosegue verso Lao Cai e il confine cinese per raggiungere la regione montuosa dei villaggi tribali.

A tre ore di macchina da Hanoi, ecco il Golfo del Tonchino con la Baia di Ha Long, che a tutti vengono alla mente non per il loro splendore naturale ma per la storia triste che li ha marchiati.

Nel centro storico di Hoi An, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco, c’è l’hotel The Nam Hai, che organizza per gli ospiti un giro al mercato accompagnati dallo chef: si scelgono gli ingredienti per la lezione sulla gastronomia locale.

Si dice che i piatti tradizionali siano centinaia (ma la realtà è che ogni etnia prepara lo stesso in modo diverso): il phozuppa con manzo, pollo, pesce, erbe aromatiche e chiodi di garofano, il Banh xeo o crepes di Saigon, con fagioli e pollo o maiale; il canh chua ca, zuppa di pesce piccante e speziata; l’hu tieu xao thit bopasticcio di manzo e fagioli accompagnato da riso. Sulle tavole non manca mai il nuoc mam, ricavato dalla fermentazione del pesce in salamoia.

Altra meraviglia tutelata dall’Unesco, il complesso monumentale di Huéantica capitale, che conserva intatta la cittadella imperiale (risalente alla dinastia Nguyen che regnò dal 1802 al 1945). Il simbolo della città è la Pagoda “Thien Mu” (detta anche Dama Celeste): i sette piani della torre di Phuoc Duyen sono dedicati a un’apparizione di Buddha in forma umana.

Nella vecchia Saigon, oggi Ho Chi Minh City, da non perdere la cattedrale di Notre Dame, il palazzo della Posta, il mercato di Ben Thanh e lo storico quartiere cinese di Colon.

Sembra evidente che Vietnam non è solo triste passato, oggi ha un volto nuovo e lucente.

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