Da tempo il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Avellino e il personale della Motorizzazione Civile di Avellino si erano soffermati su quanto avveniva durante i test scritti finalizzati al conseguimento della patente di guida.
Da fonti confidenziali, difatti, si era appreso che alcuni candidati utilizzavano apparecchiature radiotrasmittenti per superare la prova: il candidato riusciva a comunicare con un complice, il quale aveva il compito di fornire le risposte esatte ai quesiti del test.
Stamane un cittadino bulgaro è stato colto in flagrante dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Avellino, che stava effettuando un controllo: era munito di apparecchiatura audio-video ricetrasmittente, grazie alla quale comunicava con la proprietaria di una scuola guida della provincia, cui è stata sequestrata la somma di euro 1.500 quale parziale compenso per la procedura fraudolenta messa in atto.
Ulteriori indagini per identificare eventuali altri complici sono ancora in corso.