L’ultima frontiera dei format televisivi? La morte in diretta. Dalla finzione alla realtà il passo è stato piuttosto breve, anzi a portata di clic. Il 14 maggio prossimo, l’emittente televisiva britannica, BBC1, trasmetterà sulle proprie frequenze “Inside the human body” (dentro il corpo umano). Il programma è incentrato sul ciclo vitale e sui meccanismi di sopravvivenza del corpo umano. A riprova di ciò verranno trasmesse alla tv le immagini della morte in diretta di un uomo di 84 anni, malato di cancro allo stadio terminale. L’anziano deceduto il 1 gennaio di quest’anno è stato ripreso da alcune telecamere della BBC nei momenti precedenti il decesso, attorniato dai familiari, dagli amici e parenti, dai medici e dai cameraman della tv britannica. Come era prevedibile, la messa in onda delle immagini prevista nella seconda puntata del programma ha scatenato polemiche e indignazione. Al centro del polverone, la questione etica e morale sulla legittimità dei contenuti dei programmi televisivi.
Il programma si struttura come una sorta di viaggio virtuale alla scoperta del corpo umano e delle sue funzioni, dal momento del concepimento fino al naturale deperimento. Interpellato, il conduttore del programma ha così risposto alle domande più spinose: “è importante non avere timore della morte perché si tratta di una cosa naturale, anzi quando è possibile è necessario mostrarla”. L’intervista è stata poi trasmessa da Radio Times.
Per riuscire a rintracciare soggetti disponibili a partecipare al programma, la redazione ha dovuto contattare numerosi ospizi e fondazioni di malati di cancro. Le adesioni non sono state numerose. Lo scorso novembre, Gerard, l’anziano divenuto protagonista suo malgrado delle polemiche nel Regno Unito, si è detto subito disponibile nella convinzione che la sua esperienza potesse essere d’aiuto ad altre persone nelle sue identiche condizioni.
Non è la prima volta che nel Regno Unito si tenta di mostrare la morte in presa diretta. Nel 2008, era circolata la voce di una possibile messa in onda di “Right to die”, un documentario che mostrava la morte per eutanasia del malato neurovegetativo Craig Ewert. Le immagini della sua morte erano state trasmesse dalla tv via cavo Sky’s Real Lives. Mentre, la prossima estate BBC2 trasmetterà un documentario firmato dallo scrittore fantasy Terry Pratchett sulla morte assistita di un uomo di 71 anni.