Carmela Rea, detta Melania, 29 anni, era scomparsa il 18aprile: si trovava sul pianoro di Colle San Marco di Ascoli Piceno in compagnia del marito Salvatore Parolisi e della loro bambina di 18 mesi. Si era allontanata dicendo di andare al bagno e non era più tornata indietro. L’uomo, preoccupato, dopo una ventina di minuti aveva dato l’allarme.
Dopo due giorni, la macabra scoperta: il cadavere della donna è stato ritrovato, dopo una telefonata anonima, a 18 Km dalla zona della scomparsa: Melania aveva la gola squarciata e presentava sul corpo lividi, segni di percosse e una siringa infilata nul collo, forse in un tentativo di depistaggio. Chi l’ha uccisa ha anche infierito sul cadavere, incidendo segni e simboli nella carne, compresa una svastica.
Gli investigatori sono al lavoro per capire le dinamiche dell’accaduto: tutte le ipotesi sono aperte, dal raptus di follia alla vendetta.
La vita della donna sembra essere tranquilla, nessuna macchia, a parte un periodo di depressione post-parto.
“E’ inspiegabile” ha detto sconvolto il fratello Michele.