Oggi mi sento un po’ così… Forse perché dovremmo essere in “par condicio”. Cosa significa stare in “pari condizioni”? Non si possono fare i nomi dei politici. Non posso fare battute sul premier, sull’opposizione e sul… referendum sul nucleare (ammesso che ce lo facciano fare).
Quindi, di che parliamo? Vista la partita ieri sera? Ma quel divano non starebbe bene un po’ più a destra? La camera dei bambini la pitturiamo di bianco o di azzurro?
Fortunatamente c’è la televisione. Mentre fai zapping ti capita di tutto. Ho l’abitudine di non soffermarmi su certi programmi… ma se scopri che Masi ha prima denigrato Santoro, poi ha chiamato Simona Ventura per dirle: “Questa è la TV che ci piace”, ti viene la curiosità di dare uno sguardo a roba come l’Isola dei Famosi.
Tette, culi. Poi tette e culi. Infine tette e culi. Se perdi la diretta serale (il martedì? Il giovedì? Figuriamoci… non so neanche quando va in onda), ti vedi le pillole serali: e via con tutte le tette e i culi che ti eri perso la sera prima. La trasmissione è seguita e la gente ne parla: “Visto che tette e che culi ieri sera?”.
Poi scopro che Simona Ventura se la prende con le ragazze sull’isola che esibiscono troppo i loro tanga. Va anche lei tra i naufraghi e che fa? Tanga e capezzoli ballerini (viva la rete che queste cose le registra e le immortala).
Caro Masi,
a chi non piacciono queste cose, ma se affermi che “questa è la TV che ci piace” mi dimostri che sei lo specchio di una TV di stampo americano, dove si denigrano i gay; si incita alla religione e alla famiglia e poi si svestono le meteorine, perché alla gente piacciono tette e culi e sentirsi a posto con la coscienza.
Finiamo con qualche battuta: la Nasa manderà in pensione lo Shuttle dopo trent’anni di servizio. Ma prenderà la minima.
Napolitano ha chiesto con fermezza il rispetto della Costituzione. Forse deve cambiare Stato.
È stato arrestato il cassiere dei Casalesi. Emetteva sempre uno scontrino più basso.
Lo scoop della settimana è che Carla Bruni è incinta. Ora bisognerà capire chi è il padre.