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Carmela Rea: non ci sono tracce del DNA dell’assassino

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Carmela Rea

Carmela Rea

Non c’è il DNA dell’assassino sotto le unghie di Carmela Rea, nonostante la donna si sia difesa dal suo aggressore, cercando di scansare con le mani nude i colpi che le venivano inferti con un’arma dalla lama tagliente (forse un piccolo coltello): eppure, Carmela non è riuscita a graffiare il suo assassino.

Dalla perizia eseguita sul cadavere della giovane è emerso, inoltre, che l’omicidio sarebbe avvenuto proprio nel luogo del ritrovamento, Civitella del Tronto, e che la donna sarebbe morta dopo una lunga agonia. Il corpo fu ritrovato il 20 aprile, due giorni dopo la scomparsa da Colle San Marco.

Il taglio a forma di svastica e altre ferite superficiali sul corpo di Carmela non sarebbero casuali ma inferti ad arte, forse per emulare una simbologia o dimostrare qualcosa o depistare gli inquirenti.