Formula 1, Vettel vince il Gran Premio di Spagna. Ancora un successo per il tedesco, sempre più leader. Le McLaren salgono sul podio, Webber è quarto. Per la Ferrari è notte fonda.
Di nuovo lui, di nuovo Sebastian Vettel. Il campione del mondo in carica si aggiudica anche il Gp di Spagna, quinta prova del Mondiale 2011. Per il giovane pilota tedesco si tratta del quarto successo in stagione e del quattordicesimo in carriera. Nella classifica piloti, Vettel è sempre più al comando con i suoi 118 punti, ben 41 in più dell’inglese Lewis Hamilton, secondo al traguardo dopo una gara di alto livello. Sul gradino più basso del podio l’altra McLaren di Jenson Button, in rimonta dopo una partenza da dimenticare.
Si spengono i semafori e accade quello che non ti aspetti: in fondo alla prima curva la Ferrari di Alonso coglie di sorpresa le Red Bull e balza in testa. Sulle gradinate del Montmelò si scatena la festa spagnola, ma durerà il tempo di due cambi gomma. Nel primo turno di soste, Alonso mantiene il comando della gara, mentre Vettel, secondo, finisce nel traffico. Hamilton passa poi Webber, salendo al terzo posto.
Al giro 19, la svolta: Vettel va ai box e poi trova pista libera, spinge al massimo e riesce a superare lo spagnolo, rientrato a sua volta nel giro successivo per la seconda sosta. Da quel momento in poi è duello Red Bull – McLaren. Il team di Woking adotta una strategia diversa dagli altri: Hamilton ritarda il suo secondo pit-stop, che arriva soltanto alla 24esima tornata. La scelta lo premia: all’uscita dai box è secondo ai danni di Alonso, braccato dall’altra Red Bull di Webber. Uguale il programma previsto per Button, che entra per la seconda volta nei box soltanto al giro 31, quando per gli altri comincia invece il terzo valzer di pit-stop. Con le gomme morbide la sua McLaren vola e si sbarazza di Alonso e Webber (entrambi con gomme dure) nel corso di poche curve, stabilendosi in terza posizione. La Ferrari rapidamente si spegne: il Cavallino e i pneumatici duri non vanno per nulla d’accordo, le performance sono scadenti e il rendimento in gara precipita. Alonso comincia a girare con tempi molto alti, addirittura due secondi più lento dei primi. E il conto arriva puntuale, con Webber che lo scavalca dopo la quarta e ultima sosta, facendolo scendere al quinto posto, che sarà anche il suo risultato finale. La deludente domenica delle Rosse si conclude con il doppiaggio ai loro danni compiuto dai primi e il ritiro di Felipe Massa per un problema al cambio. Ad una settimana dal Gp di Monaco, gara da anni ostica per la Ferrari, la situazione è preoccupante. Il divario in termini di prestazioni tra la squadra di Montezemolo e i diretti avversari è aumentato in maniera considerevole e ridurlo non sembra essere un obiettivo raggiungibile in tempi rapidi.
Nelle ultime dieci tornate sono Vettel ed Hamilton a darsi battaglia. Il tedesco tenta di staccare l’avversario che però lo marca stretto fino all’ultimo, rincorrendolo a suon di giri veloci. Ma alla fine a spuntarla è il campioncino della Red Bull, che arriva alla bandiera a scacchi con appena sei decimi di vantaggio sul rivale inglese. Il messaggio è chiaro: la McLaren c’è ed è vicina ai livelli del team austriaco. A latitare è solo la Ferrari.