A tutti gli amanti delle vacanze in barca e della nautica in generale, la Guardia Costiera ricorda le 10 principali sanzioni per le imbarcazioni da diporto, cioè quelle per scopi ricreativi o sportivi e senza fini di lucro.
Sul sito internet di questo Corpo della Marina Militare, infatti, c’è tutta una sezione dedicata al diporto e alle raccomandazioni sulle dotazioni da tenere a bordo per la propria e l’altrui sicurezza in mare e per non incorrere in sanzioni amministrative, a volte anche molto alte.
1. La multa “più salata”, la più elementare, è quella per il mancato possesso di patente nautica (ove richiesta) che va da un minimo di € 2.066 ad un massimo di € 8.263.
2. A pari merito troviamo la sanzione per comando di unità in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; ciò può comportare il pagamento del doppio della sanzione che parte da un minimo di € 2.066 ad un massimo di € 8.263, o arrivare alla sospensione della licenza di navigazione per 30 giorni o al sequestro della patente nautica per 6 mesi.
3. Segue la mancanza di copertura assicurativa che implica il sequestro dell’unità con una multa che va dai 742 ai 2.970 €.
4. Sanzioni amministrative minori per guida con patente nautica scaduta (207 – 1.033 €) e per
5. mancato rispetto della distanza di sicurezza dalla boa dei sub.
6. Stessa sorte se mancano le dotazioni minime di sicurezza ed i punti di salvataggio (dimezzata per i natanti).
7. Prima di salpare è importante informarsi sulle zone da raggiungere: il mancato rispetto della navigazione in aree marine protette da vincoli ma non segnalati comporta una multa di 200 – 1.000 €.
8. Importante è anche il rispetto dei limiti di navigazione dalla costa: la sua infrazione comporta una sanzione amministrativa di 103 – 516 €.
9. Da non sottovalutare il divieto di pesca professionale con attrezzi non consentiti (50 – 500 €).
10. Infine, per certificazioni di sicurezza scadute o addirittura mancanti si incorre in una multa di 207 – 1.033 € (ridotte a 50 – 500 € per i natanti).
Vivere il mare è certamente un modo per svagarsi ed uno stile di vita, ma questo significa anche assumersi alcune responsabilità da non sottovalutare per l’incolumità propria ed altrui.
Al paragrafo 6, tra l’altro, si parla di PUNTI DI SALVATAGGIO… cosa sono?
Al paragrafo 10, invece, si parla di una multa ridotta per i natanti con CERTIFICAZIONI DI SICUREZZA SCADUTE. Non mi risulta che un natante sia soggetto a questo obbligo!