Home Costume e società Italiani: popolo di traditori

Italiani: popolo di traditori

906
CONDIVIDI

Sarà il caldo, le mise succinte, saranno le feste o le vacanze, ma l’estate sembra la stagione delle scappatelle, in cui aumenta la propensione al tradimento.
Per molte persone, infatti, l’avventura estiva viene vista come una cosa senza senso, dunque priva di importanza e senza conseguenze per la coppia; un intermezzo piacevole, per distrarsi dalla monotonia, dalla stabilità, dalla quotidianità.
Soprattutto gli uomini che sono impegnati in relazioni sentimentali lunghe vivono l’estate come un momento per mettersi in azione e conquistare quante più donne possibile e dare sfogo alle proprie fantasie.

Un sito di incontri per uomini e donne sposati alla ricerca di brevi avventure extra-coniugali, ha condotto un sondaggio su chi tradise di più, in base alle dichiarazioni dei propri iscritti e soprattutto alle loro professioni.

Al primo posto svettano i medici: il 20% di loro si dichiara infedele. Tendenza confermata da tutte le professioni dell’ambito sanitario: infermieri, portantini, ecc…
Seguono imprenditori e liberi professionisti (18%): in questo caso la relazione extra coniugale é facilitata dalle frequenti occasioni di incontro favorite dal tipo di lavoro.
Al terzo posto (15%) si classificano artigiani e professionisti vari, ovvero idraulici, muratori, sarte e parrucchieri. L’idraulico guadagna il podio, confermando la sua fama di latin lover ricco di fascino e appeal.
Quarto posto (13%) per coloro che operano nel settore del commercio: venditori, rappresentanti e dettaglianti. Anche in questo caso é facile intuire che il contatto con il pubblico ed i viaggi di lavoro contribuiscano a conoscere gente nuova e a favorire l’infedeltà.
Chi opera in ambito domestico (badanti, casalinghe, portieri e giardinieri) si piazza al quinto posto (11%), seguito dagli impiegati (9%) e dagli operatori del settore turistico (7%), nonostante la reputazione di play boy che hanno bagnini ed animatori di villaggi.
Chiudono la classifica i professionisti della ristorazione (5%) e gli avvocati (2%)
.