Lo Yoga è un insieme di pratiche ascetiche e meditative, originarie dell’India.
Il termine lo si trova prevalentemente nelle religioni buddhista, induista e giainista.
Lo “Yoga” indica l’insieme delle tecniche che consentono il congiungimento del corpo, della mente e dell’anima con Dio, l’unione tra “Jivatman” (energia individuale) e “Paramatman” (energia universale). Colui che segue e pratica il cammino dello Yoga è chiamato “yogi” o “yogin” (le donne sono dette “yogini”).
La prima grande opera indiana che descrive e sistema le tecniche dello Yoga è lo “Yoga Sutra” (Aforismi sullo Yoga), redatto da Patanjali e costituita da 185 aforismi, scritta probabilmente in epoca altomedievale.
Solo tra il diciannovesimo e ventunesimo secolo queste pratiche si sono diffuse anche in occidente, soprattutto sotto forma delle celebri “posizioni”, tralasciando gli aspetti principali delle dottrine indiane, che puntano sugli esercizi di meditazione e di controllo del respiro. Questo principalmente perchè nella società occidentale il rapporto con lo Yoga non è mai stato strettamente relazionato alla religione, quindi all’aspetto della comunione anima-divinità, ma è sempre stato inteso come una disciplina che mira al semplice riequilibrio psicofisico dell’uomo e al raggiungimento di un generico stato di “benessere”.
Le tipiche posture che si assumono durante gli esercizi sono dette “asana”: ne esistono a migliaia e portano soprattutto nomi di animali o nomi tratti dalla mitologia induista.
Le tecniche insegnate dallo yoga si fondano sulla fisiologia indiana secondo la quale il corpo umano è attraversato da oltre 40.000 canali energetici, le “nadi”, nei quali scorre il “prana”, l’energia universale.