Una notte turbolenta, caratterizzata da tempeste estive e folate di vento ha segnato il periodo di vigilia dei giovani pellegrini del mondo, in veglia presso l’aerodromo di Cuatro Vientos. Nonostante l’avversità climatica, l’entusiasmo dei ragazzi ha continuato a vibrare per Benedetto XVI, presente anche lui nella notte di preghiera.
Durante la veglia, cinque giovani di Stati Uniti, Filippine, Kenia, Germania e Regno Unito hanno posto dei quesiti al Santo Padre poi riproposti da Lui stesso durante l’omelia della mattina, presieduta a partire dalle 9:30. La presenza dei reali sagnoli, di tutti i vescovi e sacedoti presenti durante l’intera settimana e di circa due milioni di giovani ha contribuito ad amplificare ulteriormente, sia dal punto di vista visivo, sia da quello emotivo, il significato dell’incontro mondiale. Durante l’Angelus Domini, Benedetto XVI ha ringraziato tutti i giovani che hanno partecipato, rivolgendo a loro un pensiero particolare per quando ritorneranno nelle loro case e parleranno di questo evento con i loro amici e parenti: “Vi invito a dare un’audace testimonianza di vita cristiana davanti agli altri. Così sarete lievito di nuovi cristiani e farete sì che la Chiesa riemerga con vigore nel cuore di molti”.
Ringraziando successivamente i presenti, in 6 lingue differenti, d ifronte a questo puro e raro esempio di conciliazione e vicinanza fra diversi popoli con culture anche divergenti tra loro, prima di passare la croce della Giornata Mondiale della Gioventù per il prossimo incontro in Brasile, ha ricordato ai pellegrini: “Portate la conoscenza e l’amore di Cristo a tutto il mondo”.