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Nuova tragedia a Lampedusa

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La Guardia Costiera si sta occupando di un nuovo carico di migranti, partiti su un barcone venerdì dalla Libia e ora giunti a Lampedusa: le autorità italiane erano state avvertite della presenza del barcone da un rimorchiatore cipriota che lo aveva avvistato in acque libiche. L’imbarcazione aveva un guasto al motore: i ciprioti avrebbero gettato in acqua delle zattere di salvataggio, per poi allontanarsi.

Il barcone è stato poi nuovamente avvistato giovedì mattina da un elicottero della Guardia Costiera, dal quale è stato calato il cestello con acqua e cibo.
Alle 14.40 i naufraghi a bordo del barcone e delle zattere, sono stati raggiunti dalle motovedette partite da Lampedusa per portarli al sicuro.
Erano tutti ridotti ormai allo stremo delle forze, disidratati, affamati e sotto shock. I loro racconti sono terribili: “Eravamo 300, ma un centinaio non ce l’hanno fatta e i loro corpi sono stati gettati in acqua” racconta Fatima, una superstite marocchina.
Fino ad ora la Guardia Costiera ha recuperato un solo corpo, dunque il bilancio e le proporzioni della tragedia sono tutte da verificare.

Questa ennesima tragedia dell’immigrazione, che arriva a pochissimi giorni da un’altra, rischia però di avere anche conseguenze diplomatiche: a 27 miglia dal barcone in avaria, infatti, c’era una nave della Nato che, nonostante le sollecitazioni delle autorità italiane ad intervenire in soccorso dei migranti, si sarebbe rifiutata.
Un no secco, quello della Nato, su cui il Viminale attende risposte.