Quattro sconfitte e un pareggio in cinque gare ufficiali devono essere sembrate davvero troppe per i Campioni del Mondo in carica. Dopo soli tre mesi il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha esonerato il tecnico Gasperini, in seguito all’ultimo affronto in campionato: Novara 3 – Inter 1.
Una scelta, quella dell’allenatore di Grugliasco, già viziata in partenza: il Presidente aveva certo altre preferenze e non ha mai accordato la piena fiducia alle scelte del tecnico, criticandone apertamente il modulo di gioco. E così via alla ricerca di una nuova guida, che risollevi le sorti della squadra e non faccia rimpiangere troppo lo Special One Mourinho, simbolo dell’Inter vittoriosa e idolo della piazza nerazzurra. La scelta si è indirizzata da subito su Claudio Ranieri, romano e romanista, ex allenatore della sua squadra del cuore ma, soprattutto, bersaglio preferito delle frecciatine del Mou.
Alla presentazione ufficiale in conferenza stampa Ranieri ha dichiarato di voler infondere fiducia nella squadra, per ritrovare quei combattenti instancabili che tanto temeva da avversario.
Riuscirà a conquistare lo spogliatoio interista, o finirà isolato come già successo a Benitez e al Gasp? E’ presto per dirlo, certo, ma le prime voci che si levano dalla piazza non sono rassicuranti: i tifosi vedono in Ranieri un avversario storico, pare che gli preferiscano un vecchio cuore nerazzuro (Walter Zenga) e che non manifestino grande fiducia in un tecnico che ha sì esperienza ma, forse, è poco abituato a vincere.
E si sa, alle vittorie, ora che ci hanno presso gusto, i tifosi interisti non possono proprio rinunciare.
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