Escono di scena al secondo turno del tabellone maschile, gli ultimi portacolori del movimento tennistico italiano. Gran merito va riconosciuto a Flavio Cipolla, il romano numero 108 della classifica Atp ha sfiorato l’impresa contro il numero 22 del seeding Alexandr Dolgopolov.
L’italiano è riuscito a rimontare ben due set di svantaggio al semifinalista degli Australian Open 2011, prima di sprecare il vantaggio di 4-1 nel quinto e decisivo set. Flavio ha forse pagato la stanchezza dovuta ai quattro match disputati tra qualificazioni e tabellone principale, ed è dunque venuto meno nel momento più bello, dando la possibilità al giovane talento ucraino che, senza far nulla di particolare, ha approfittato del calo dell’azzurro per piazzare un parziale di 5 giochi a zero con cui ha infranto i sogni di Cipolla ( 6-0 7-5 2-6 5-7 6-4), vicino a bissare il terzo turno ottenuto qui nel 2008. Sebbene il rammarico per la grande occasione sciupata, bisogna sottolineare la buonissima stagione sul cemento americana disputata da Flavio, che con il lavoro e la determinazione ha sopperito ai limiti fisici che non lo rendono di certo uno specialista della superficie.
Qualche rimpianto anche per Fabio Fognini, il numero uno d’italia è riuscito a giocare per un set alla pari col numero 9 del seeding Tomas Berdych, quest’ultimo ha dovuto annullare infatti un set point sul 5-4 a sfavore prima di chiudere per 7-5 6-0 6-0. Grossa delusione per l’azzurro che dopo aver messo in seria difficoltà il ceco in apertura ha ceduto psicologicamente dopo il set perso immeritatamente.
Niente da fare invece per Potito Starace, il tennista di Cervinara non è quasi mai stato in partita contro il redivivo Davydenko che si è imposto col punteggio di 6-2 6-4 7-5. Rimane comunque positiva la prova di Potito capace di superare un turno su quella che è la superficie a lui più ostica.