Svanisce dopo tre combattuti set il sogno di Flavia Pennetta di accedere alla semifinale degli Us Open. C’è molto rammarico per come è stata condotta una gara contro un’avversaria nettamente più debole, la Kerber, che ha beneficiato soprattutto nel terzo set di autentici regali di marca italiana. Restano da verificare, a parziale discolpa dell’azzurra, le condizioni atletiche di Flavia che nel corso del primo set si è più volta toccata la coscia destra facendo stretching tra un game e l’altro.
Nel primo set, iniziale break e controbreak tra le atlete e equilibrio mantenuto fino al 4-4. Nell’ottavo game sono state ben tre le palle break non sfruttate dall’azzurra; non è stata altrettanto clemente la tedesca che nel game successivo ha sfruttato la prima palla break (5-4), aggiudicandosi nel gioco successivo anche il set. Seconda frazione che si apre con ben 5 break che proiettano la Kerber sul 4-2 e, quando tutto sembra in procinto di finire, l’azzura strappa il servizio all’avversaria e si arrampica sino al 5-4. Nel decimo game, alla terza palla del set Flavia non fallisce, strappa il servizio alla teutonica e pareggia il conto dei set. Nell’ultima e decisiva partita Flavia sembra essere la favorita visto lo slancio psicologico acquisito e anche la forma fisica che sembra essere tornata ad aiutarla. Le impressioni vengono confermate quando l’azzurra scappa sul 3-1. E’ solo una pia illusione: la luce si spegne e la Kerber infila 5 giochi consecutivi che valgono la vittoria dopo più di due ore di gioco. In questi cinque game tante le occasioni per l’azzura (5 palle break) e innumeroveli errori gratuiti conditi da qualche doppio fallo di troppo.