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Addio Sic

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Oggi è una di quelle giornate che non si vorrebbe si verificassero mai. Una tragedia che colpisce il mondo dello sport e non solo. Sì perchè Marco Simoncelli, il Sic, non era solo un campione delle due ruote ma era anche tanto ben voluto dal pubblico per la sua simpatia e disponibilità e, anche, perchè era uno che non le mandava a dire. Era grande amico del Vale, di quel Valentino Rossi che aveva come modello, uno tosto sempre. Quel Valentino Rossi che forse è stato il primo a immaginare la gravità dell’incidente. Un incidente che non ha lasciato scampo al Sic: al secondo giro del GP di Malesia, il centauro italiano cade e viene travolto. Inutili i soccorsi.
Marco era uno che pensava a sè e non accampava scuse. Era un personaggio, non solo un attore del motomondiale. Uno schietto, uno che, spesso, quando sbagliava era il primo a dirsene quattro.
Uno che ce la metteva sempre tutta anche a costo di andare oltre il limite, caratteristica che solo i campioni hanno. Forse questa voglia di andare sempre al massimo, la stessa che quest’anno l’aveva già portato a concludere anzitempo la gara, forse questa volta gli è stata fatale.
Il vuoto che lascia è un qualcosa che va oltre le gesta sportive, basti pensare che, in un anno avaro di soddisfazioni per i colori azzurri, a tenere vivo l’interesse dei tanti tifosi italiani della MotoGp ha di certo contribuito lui, Supersic, … lui e la sua voglia di correre.

1 COMMENTO

  1. Un ragazzo semplice che ha avuto il privilegio di realizzare il suo sogno, anche se soltanto per 24 anni. Addio Marco!

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