Scegliere forme happy-chic. Addolcire gli angoli. Domare le linee rette. Sfumare classico e contemporaneo. Mescola architettura e atelier la nuova Goodie Bag, dal 2007 la borsa etica di Coccinelle. Nata dalla collaborazione con il designer Gian Luca Lera, la Goodie Bag per il prossimo inverno sboccia da un vortice di pieghe che la avvolgono e la modellano. Versione shopping, maxi o media, e pochette, anche con tracollina, è flessuosa, dinamica e iperfemminile. Pratica, con un’anima couture.
Creare scale di colore armoniose. Gamme di neri, antracite e blu. O mutevoli gradazioni di pietra e sabbia, neutre e lievi, rubate alla natura. Accostamenti tricolori discreti, non urlati, per vestire i drappeggi di Goodie Bag di Coccinelle. Una scelta sartoriale, sofisticata, come quella dei materiali utilizzati: soffice montone nappato e eco-pelle stampa pitone. Dove si accendono i contrasti di preziose tonalità vino e bluette, vibranti, accese, glossy.
Coltivare un sogno di speranza. Anche questa stagione l’impegno di Goodie Bag di Coccinelle si spende per la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, in favore dei bambini di Haiti. Testimonial d’eccezione l’attrice Martina Colombari che più volte si è recata ad Haiti come madrina della Fondazione e che presta il suo volto e il suo sorriso alle iniziative legate a Goodie Bag.
Al ritorno del suo ultimo viaggio di luglio racconta: “Sono rientrata da pochi giorni da Haiti, ogni volta è una sofferenza. I volti di questi bambini, i loro sorrisi, i loro sguardi, ti rimangono dentro. Dentro al cuore.
Questi bambini hanno il diritto di vivere, di mangiare, di studiare, di giocare e perché no, di sognare. Aiutarli è un nostro dovere, il regalo più grande per farli sognare….Sognare una vita.”
Dopo aver contribuito alla costruzione della “Casa dei Piccoli Angeli”, primo centro di riabilitazione per bimbi disabili, e di “Francisville, – la città dei mestieri”, nata per insegnare un lavoro ai ragazzi della poverissima isola, Coccinelle continua a sostenere il progetto “Maternità Sicura”. In particolare si prende cura del nuovo reparto di Neonatologia presso l’ospedale N.P.H. Saint Damien di Port au Prince ad Haiti, l’unico dotato di terapia intensiva sull’isola e con ben 32 posti letto, che ha l’obiettivo di ridurre il tasso di mortalità neonatale, sull’isola tra i più alti al mondo. Il reparto aperto dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia dopo il terremoto del gennaio 2010 è gemellato con l’ospedale Dal Ponte di Varese e il Bambin Gesù di Roma, e si avvale del lavoro di neonatologi e infermieri volontari della Fondazione provenienti da tutta Italia.