Che senso ha nel matrimonio usare ancora il rito pubblico “prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita”, quando in realtà poi c’è il Divorzio?
Perché usare ancora questa formula quando non è più valida, attuabile? (cos’è… il matrimonio di Giuda?).
Ci piace ancora però dirla: fa tanto scena, fa immagine, come quelli che fanno il matrimonio in Chiesa (magari prendendo i sacramenti in fretta e furia) perché è più bello, appariscente.
Questa società è sempre più vuota di “contenuti” e sempre più piena di “immagini” come poster per tappare i buchi del vuoto. Oramai la tendenza, nord Europa, USA, è di un Divorzio per ogni Matrimonio: a trainare le donne che ne richiedono in media tre su quattro.
Un tempo a quel rito, a quella frase, veniva dato un seguito perché le persone nella coppia avevano l’OBBLIGO di dare assistenza all’altro. Non potevano gettarsi alla prima difficoltà o debolezza: erano coppie vere. E sulla famiglia solidale si fondava la società solidale.
Il Divorzio ha ucciso la solidarietà nell’embrione dove essa nasce, la Famiglia. Il Divorzio è una delle maggiori cause legali della regressione culturale, dell’individualismo, della violenza e dell’apatia sociale di oggi. Il Divorzio è perfettamente calzante con l’utopia moderna dell’assenza di responsabilità e obblighi, ci ha illuso di una libertà illimitata ed egoismo di poter fare qualsiasi bizzarria o azione senza pagarne le conseguenze. Quale illusione…
Il mondo oggi coltiva tanti Lucignolo. Ed è un po’ come il Paese dei Balocchi, e, dopo i grandi voli di fantasia, gran caos e goliardia, vedrete che non tarderà molto ad arrivare l’alba in cui ci sveglieremo e, passata la sbronza, ci vedremo allo specchio per ciò che saremo diventati: degli asini.
Michael Rossi