Ad ospitare la spazzatura della capitale amministratori e cittadini di Riano, alle porte di Roma, non ci stanno. Un corteo ha bloccato la circolazione su via Tiberina e occupato proprio quelle cave che dovrebbero ospitare una delle due nuove discariche di Roma dopo la chiusura di Malagrotta. In testa alla rivolta c’è lui, Piero Marrazzo, l’ex governatore della Regione Lazio.
“Le responsabilità sono di Alemanno e Polverini, se le prendano – dice chiaramente il sindaco Marinella Ricceri, sindaco Pd – Non accettiamo che il peso dei problemi di Roma ricada su di noi e da questo momento in poi, stretti attorno alla popolazione, ci muoveremo con ogni mezzo per contrastare queste decisione”. Marrazzo dice di parlare da cittadino – qui ha casa in un comprensorio esclusivo – e da ex presidente della Regione Lazio. Sul tema dunque è preparato e categorico: “Non si può dire chiudiamo Malagrotta e poi spostarla da un’altra parte, oltretutto in una zona che ha un’insostenibilità strutturale e che, proprio per questo, io non avevo autorizzato. Lancio un appello a Pecoraro, Alemanno, Zingaretti e Polverini: blocchiamo questa discarica e ripartiamo proprio da Riano per un grande evento pubblico in cui si discuta realmente del futuro dei rifiuti del Lazio”.
A dare una mano ai cittadini di Riano sono stati anche Pippo Baudo, Nicola Piovani e Antonello Venditti che, ieri, sono scesi in campo accanto a loro.
“Andremo al Tar e se servirà siamo pronti anche alle barricate” hanno gridato i cittadini. La rivolta di Riano é appena cominciata.