Home Varie Medicina & Salute Cellulari e tumori: rischio reale o eccessivi allarmismi?

Cellulari e tumori: rischio reale o eccessivi allarmismi?

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Dal momento in cui la tecnologia ha invaso la nostra quotidianità in modo sempre più aggressivo, ognuno di noi si è posto più di un dubbio sui possibili effetti collaterali che i nuovi strumenti potrebbero avere sull’uomo. D’altra parte, la necessità di tali tecnologie, ormai radicata nel nostro costume, ci ha sempre portato ad ignorare il problema o a proiettarlo in un futuro lontano dalla nostra vita attuale. Il dibattito sulla effettiva positività della folle corsa della scienza, è travolta dalla scienza stessa, lanciata in avanti senza il tempo di riflettere su se stessa; e noi attaccati alla sua coda per non restare indietro, smettiamo di farci domande.

 

In questo contesto globale ogni tanto qualcuno pone il problema, ma l’allarme lanciato si spegne, il più delle volte, come i cerchi concentrici di un sassolino lanciato in un oceano. Questa volta è il Consiglio superiore di sanità ad affrontare la questione, trattando in particolare i rischi potenziali di un eccessivo uso dei telefoni cellulari. Come sappiamo l’uso dei telefonini è oggi talmente diffuso, che ci viene difficile pensare realmente ad un rischio vero per la nostra salute. Su questo punto il Consiglio superiore non si discosta dal sentire comune, rilevando che, in effetti, “non è stato finora dimostrato alcun rapporto di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali”.

Tuttavia non è ancora possibile, in base alle nostre conoscenze scientifiche, escludere l’esistenza di una connessione causale tra malattie e cellulari. Soprattutto quando l’utilizzo degli apparecchi è portato all’eccesso. Ecco perché, sempre secondo il Css, va applicato nell’utilizzo dei telefoni cellulari, almeno per i bambini, il ”principio di precauzione, che significa anche l’educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità, del cellulare”.

 

Nella comunità scientifica, come sempre accade, i pareri sono contrastanti. Da una parte gli scettici che puntano il dito contro gli allarmisti; dall’altra quelli che preoccupati per le sorti dell’uomo, o del pianeta, accusano di indifferenza i fautori del progresso tecnologico. Così è stato, e continua ad essere, per il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Sempre la stessa storia, tanto alla fine si va avanti lungo la strada che sembra ormai impossibile cambiare; e se avviene poi qualche catastrofe, rigettiamo la colpa sulla triste fatalità del caso. I telefonini potrebbero dunque causare tumori? Noi non lo sappiamo e non abbiamo di certo le basi per saperlo. Lasciamo, dunque, che siano a rispondere i veri competenti della materia, i signori che ci accompagneranno verso il futuro dell’uomo e del pianeta. Come, ad esempio, il dott. Umberto Veronesi, il quale rassicura tutti: “E’ una cosa che dicono, ma che si dice da 15 anni, di ricerche ce ne sono mille…”. Se lo dice lui…