Continua il successo per la trasmissione di Fiorello “Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend”, che continua a incollare davanti al teleschermo, ogni lunedì, dodici milioni di italiani. Sulla capacità di attrazione del presentatore siciliano, sono ormai state spese tante parole, in televisione, in radio, sul web, sulle pagine dei giornali e chi più ne ha più ne metta.
La verità è che Fiorello è un grandissimo intrattenitore che conosce molto bene gli italiani, sa che il nostro popolo non ha troppa voglia di pensare alle questioni troppo serie, ha bisogno di cantare, di distrarsi, di stare allegri insomma. Da qui il “Fiore” parte per costruire uno show vivace, fisico, veloce, senza tempi morti che annoierebbero lo spettatore o lo costringerebbero a riflettere. Il risultato: due ore di carica vitale altissima che distoglie il pubblico dalle preoccupazioni della quotidianità.
Anche Bruno Vespa se ne è accorto. Ieri sera ha dedicato, infatti, la sua puntata di Porta a Porta al presentatore più acclamato del momento. Il titolo della serata, “Fiorello contro la crisi”, esemplifica perfettamente il concetto. Fiorello è uno scacciapensieri che allontana la gente dagli uffici, dalle banche, dalle paure della recessione e via dicendo, per portarci tutti in un onirico villaggio turistico dove si pensa solo a ballare, cantare e consumare pasti.
Da questo punto di vista siamo tutti d’accordo, il problema è che il martedì si ritorna a lavorare e le canzonette della sera prima diventano dei motivetti che piano piano scompaiono e diventano sempre più stupidi. La televisione, in questo senso, può essere uno strumento di distrazione, ma non di certo un rimedio contro la crisi della nostra epoca. Ad ogni modo Fiorello è un grandissimo, anche se scacciare la crisi cantando, quando si guadagna 3 milioni di euro a serata, non deve essere poi una impresa così ardua.
3 milioni di euro è il costo di ogni puntata, non il compenso di Fiorello. Solo per essere precisi, non giustifico il fatto che prenda un bel po’ di soldi.