Dopo la “pillola del giorno dopo”arriva la “pillola dei cinque giorni dopo”, ellaOne, che presto potrebbe essere venduta nelle farmacie italiane. il ”contraccettivo d’emergenza” a base di ulipristal acetato che funziona fino a cinque giorni dopo un rapporto sessuale non protetto. Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Guido Rasi, ha infatti firmato nei giorni scorsi il decreto che autorizza l’immissione in commercio della pillola.
Manca ancora l’ultimo passaggio, la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, prevista per la prossima settimana.
Ma i movimenti cattolici hanno già avanzato le loro critiche verso il nuovo contraccettivo. Lucio Romano, ginecologo e copresidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, in una nota spiega che “con il definitivo via libera alla ”pillola dei cinque giorni dopo” assistiamo all’ultimo atto di una progressiva banalizzazione dell’aborto. Far passare come mero contraccettivo un prodotto che agisce fino a cinque giorni dopo il rapporto sessuale e che può svolgere un’azione antiannidamento in utero dell’embrione e quindi un’azione abortiva, non solo è antiscientifico, ma rappresenta l’ennesima riprova di una deriva culturale che veicola messaggi fuorvianti. Quando ellaOne sarà liberamente disponibile nelle farmacie – conclude Romano – l’aborto verrà presentato, mistificandolo, come contraccettivo”.