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Tennis: Roger Federer batte Tsonga e conquista il Master. Il re del tennis è tornato

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Roger Federer conquista il Barclays ATP World Tour Final. Il tennista svizzero, vincendo la finale contro un combattivo Tsonga con il punteggio di 6-3 6-7 6-3, si è imposto tra gli otto giocatori più forti del mondo, aggiudicandosi così il prestigioso trofeo londinese. Una conclusione degna di una settimana perfetta per l’ex numero uno del ranking. Federer ha mostrato, infatti, un tennis di livello stratosferico per tutto il torneo, annientando i propri avversari con incredibile facilità. Prima di Tsonga, è infatti toccato allo spagnolo Ferrer (7-5 6-3) chinare la testa in semifinale. Nella fase a gironi, oltre al malcapitato Fish, è dovuto soccombere sotto i colpi di Roger, niente di meno che il rivale storico del tennista svizzero, Rafael Nadal, che è uscito umiliato dall’Arena di Londra con un devastante 6-3 6-0.

Quello ottenuto oggi da Roger, non è di certo un successo qualunque. Innanzitutto perché il torneo che ha visto protagonisti, nella splendida cornice dell’arena O2, i primi otto giocatori del ranking internazionale, ha senza dubbio un sapore particolare. Inoltre per il tennista trentenne, vincere un torneo di questa portata significa zittire tutti quelli che lo definivano ormai finito, o comunque in declino e a due passi dal ritiro. L’impresa di Federer non è stata soltanto la definitiva consacrazione di un mito, ma l’apoteosi del tennis in quanto tecnica e bellezza. È la prova che lo sport non è fatto soltanto di prestazioni fisiche esasperate e portate al limite; è la vittoria del talento e della classe su tutto.

Federer chiude dunque la stagione tennistica nel modo più bello e spettacolare, non solo per lui ma per tutto il mondo del tennis in attesa della sua resurrezione. Certo, sarà difficile mettere a repentaglio il dominio di Djokovic, ma è sicuro che anche l’anno prossimo Roger ci sarà e darà filo da torcere a tutti. Soprattutto sui palcoscenici più importanti dove lo svizzero si esalta, dall’Australian Open fino a New York. Senza naturalmente dimenticare l’olimpiade di Londra 2012, città dove il campione dei campioni si sente particolarmente ispirato.