Umberto Bossi c’è e delizia ancora il suo pubblico con le solite dichiarazioni surrealiste e visionarie. Il leader del Carroccio, a margine di un convegno sulla sanità a palazzo Lombardia, è intervenuto su diversi argomenti come l’attuale governo, l’alleanza con Berlusconi e le sorti dell’euro. Riportiamo qui alcune chicche delle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti.
In merito all’asse Bossi-Berlusconi, il capo della Lega ha detto: “adesso non c’è, ognuno sta a casa sua”. La motivazione principale della fine del sodalizio politico sta nel fatto che l’ex primo ministro “è con i comunisti, è con il governo”. Riguardo alla questione, Bossi esclude un possibile incontro risolutore “perché non sono i tempi per farlo”. Sul possibile ingresso di Tremonti nel partito si è dimostrato aperto, “dipenderà da noi”. Sul possibile futuro compagno ha rivelato, in seguito, che “è in carrozzella perché si è rotto una gamba”.
Sul fondo Ue salva-stati, il leader padano è lapidario, “non se ne farà niente perché nessuno vuole metterci i soldi”. Sul destino dell’euro, Bossi è ancora più profetico, “kaput”, sentenzia l’oracolo, “finito l’euro la Padania si farà la sua moneta”. D’altra parte lo Stato padano “mica deve tornare indietro alla lira per continuare a mantenere tutti questi furfanti…”.
Sul governo Monti, Bossi ci regala la sua frase più articolata: “Questo governo va a picco, come fa a stare in piedi? Va bene che lo ha messo lì il presidente della repubblica che si piglierà le responsabilità di aver sciolto un governo eletto democraticamente e di avere messo un commissario venuto dall’Europa e dalle banche“. Subito dopo riassume il suo discorso sentenziando: “è un governo di banchieri”. Le ultime parole che i giornalisti sono riusciti a carpire riguardano la manovra: “divide già chi l’ha fatta, porterà casini”. E con una leggera nota morale che stempera il virile cinismo, aggiunge “comunque chi l’ha fatta è cattivo, perché tocca le pensioni, i vecchietti”.