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Capodanno, tra i riti portafortuna: vestire di rosso e vischio fuori la porta

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Secondo la tradizione vestirsi di rosso a Capodanno è di buon auspicio. Se si decide di trascorrere il fine anno al veglione basta indossare un semplice abito rosso per attirare la fortuna. Chi, invece, ha in programma una serata romantica, potrà meglio optare per biancheria intima rossa, sicuramente di grande effetto.

Se vestire di rosso non attrae particolarmente, ma non si vuol rinunciare al portafortuna, allora si potrà optare anche per un gioiello in corallo rosso. Un ciondolo, un braccialetto o un paio di orecchini potranno regalare un pizzico di fortuna durante l’anno nuovo. Del resto al corallo sono attribuite virtù di potentissimo amuleto.

Perchè proprio il rosso? Ve lo siete mai chiesto? Nell’arte è  il simbolo della fortuna, della forza, del successo e del fuoco.
C’è chi sostiene che provenga da antiche usanze cinesi che prevedevano striscioni augurali appesi su tutte le porte di casa rigorosamente rossi.
Secondo altri l’usanza risale ai tempi di Ottaviano Augusto: 31 a.C.. Stiamo parlando dell’Impero Romano, quando nel Capodanno Romano era usanza delle donne e degli uomini indossare qualcosa di colore rosso, colore che rappresentava il potere, il cuore, la salute, la fertilità. Da allora questa usanza resiste ancora.

Ma vestire di rosso è solo uno dei tanti riti per propiziarsi la fortuna nel nuovo anno. Secondo la tradizione, infatti, sarebbe di buon auspicio anche gettare via oggetti vecchi, rotti o inservibili per simboleggiare il desiderio di scacciare le negatività, così come quello di sparare colpi d’arma da fuoco o fuochi d’artificio servirebbe a fare chiasso per allontanare gli spiriti maligni.
L’usanza di appendere del vischio sulla porta di casa, invece, servirebbe a garantire pace e serenità all’interno della propria dimora, e risale ad antiche tradizioni celtiche.