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Cgil, Cisl e Uil contro la manovra: iniqua e recessiva

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I sindacati restano sul piede di guerra in vista dell’approvazione della manovra al Senato: il decreto Salva Italia è considerato iniquo da Cgil, Cisl e Uil, poichè colpisce lavoratori e pensionati, e recessivo perchè non contiene misure per lo sviluppo. Addirittura il segretario della Cisl Bonanni usa una battuta forte per esprimere il suo dissenso: “Sembra scritta da mio zio, che non capisce niente di economia“.

La mobilitazione sindacale andrà avanti fino a Natale ed oltre: ieri la Cisl ha tenuto un presidio davanti al Parlamento, chiedendo una riforma fiscale che abbassi le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e una concertazione reale col governo per individuare insieme le risorse più adeguate alla crisi.

Anche il leader della Cgil Susanna Camusso ha insistito sulla mancanza di equità della manovra che colpisce le fasce più deboli della popolazione. La Camusso ha lanciato un allarme per l’aumento della cassa integrazione, che secondo fonti Cgil, ha riguardato quest’anno oltre 500mila lavoratori, per un totale di 900 milioni di ore. La manovra dunque, va cambiata subito in senso antirecessivo, e non in un secondo momento, come invece annunciato dal governo.