Dal 1987 il primo dicembre di ogni anno è la giornata dedicata alla sensibilizzazione nei confronti di un virus che ha ucciso oltre 30 milioni di persone: la lotta all’Aids ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma non bisogna abbassare la guardia. Secondo i dati di alcune agenzie Onu (Organizzazione mondiale per la sanità, Unicef e Onusida) nuovi contagi da Hiv sono scesi da 3,1 milioni nel 2001 a 2,7 milioni nel 2010: gli infettati dall’Hiv sono calati dunque del 17%, mentre i morti sono il 22% in meno.
In Europa, però, i contagi da virus dell’Hiv sono aumentati ancora nel 2010. Nel nostro Paese, secondo i dati presentati dal Ministero della Salute, sono 3 mila i nuovi casi di contagio ogni anno, e il numero delle persone con infezione da Hiv è passato dai 135.000 casi nel 2000 ai 157.000 del 2010. “In Italia – ha spiegato Giovanni Rezza, infettivologo dell’Istituto superiore di sanità – c’è una forte variabilità regionale e il centro nord appare più colpito di sud e isole“.
Le donne sono biologicamente più vulnerabili al contagio e quindi più esposte al rischio: se ne è parlato oggi in Senato, al convegno Donne e HIV. ”Il 70% delle donne – sottolinea Antonella d’Arminio Monforte, direttore della Clinica di malattie infettive del San Paolo di Milano – viene infettato da un partner stabile, mentre il 76% dei maschi contrae il virus durante un rapporto occasionale. E’ quindi l’uomo che normalmente ‘porta’ la malattia all’interno della coppia”.
Action Aid Italia ha lanciato l’allarme sui fondi destinati alla ricerca scientifica sul virus: ”Oggi l’aspettativa di vita di un paziente opportunamente trattato raggiunge quella di individui sani e il trattamento antiretrovirale, fondamentale per il controllo, la prevenzione e la riduzione della diffusione del virus, puo’ ridurre del 96% la probabilitaà di trasmissione del virus – spiega Marco De Ponte, Segretario Generale di Action Aid Italia – Tra il 2001 e il 2009, grazie allo sviluppo della ricerca e all’aumento di dieci volte degli investimenti per la risposta alla pandemia (da 1,6 a 15,9 miliardi di dollari), si sono raggiunti traguardi importanti”. Ciò nonostante,”dal 2009 il governo italiano ha deciso di tagliare del 70% l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) del nostro Paese dedicato alla lotta all’HIV”.