Dopo le proteste dei sindacati e i malumori dei partiti (Pd e Idv in primis), alla Camera si discute una possibile revisione sull’indicizzazione delle pensioni prevista dal “decreto Salva-Italia“: la soglia minima che ne bloccherebbe l’adeguamento al tasso di inflazione potrebbe passare da 915 euro a 1440 euro lordi. Contestata anche la misura che reintroduce l’Ici, sotto forma di Imposta Municipale Unica: il Pdl chiede che vengano introdotte modifiche alla reintroduzione dell’imposta sulla prima casa. Le modifiche al decreto dovranno applicarsi ovviamente a saldi invariati: ciò significa che bisognerà trovare la copertura finanziaria per eventuali rimodulazioni delle misure.
Intanto a rendere difficile la concretizzazione dell’emendamento bipartisan per estendere l’indicizzazione delle pensioni arriva il parere del Servizio Studi del Dipartimento Bilancio della Camera sulla norma che tassa i capitali scudati. Secondo i tecnici della Camera potrebbe risultare difficile il prelievo dell’1,5% sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale “nel caso in cui il contribuente scudato ha investito i capitali emersi in altre attività finanziarie, ovvero ha spostato la sua posizione presso un altro intermediario“. Se la tassazione dei capitali scudati dovesse saltare, la manovra incontrerebbe un deficit da 3 miliardi di euro.