Home News Cronaca Sedicenne chiede scusa per falso stupro

Sedicenne chiede scusa per falso stupro

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E’ dispiaciuta la sedicenne di Torino che due giorni fa ha inventato la storia di essere stata violentata da due rom in un androne, e oggi chiede scusa ”soprattutto ai bambini del campo”. La notizia dello stupro ha scatenato la rabbia degli abitanti del quartiere che armati di bastoni hanno avviato una spedizione punitiva, assalendo e bruciando le baracche al campo rom alla periferia di Torino. La lettera è pubblicata sull’edizione on line di alcuni quotidiani.

”Ho visto in tv le immagini delle fiamme al campo nomadi e mi sono sentita male. Mi vergogno da morire: mi sono resa conto solo ora di quello che è successo. Mi sono inventata quella storia – scrive ancora la ragazza -, che erano stati due rom, appena ho visto mio fratello passare per la strada. In quel momento non ho pensato alle conseguenze. Chiedo scusa a tutta la gente del quartiere per la rabbia che ha suscitato la mia bugia. La colpa è solo mia. Sono pronta ad affrontare le conseguenze di quello che ho fatto”. Della simulazione di reato si occuperà ora la Procura dei minori del capoluogo piemontese.

A condannare l’episodio è il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.”Non si fa giustizia da soli”. Così dichiara condannando non solo il raid ma ”ogni azione violenta, giustizialista e razzista, in qualsiasi parte del paese”. ”Non può, non deve e non faremo passare l’idea – prosegue il ministro – che c’è qualcuno, o qualche gruppo, che sta al di sopra degli altri”.

Il titolare del Viminale sottolinea che ”neppure la rabbia, l’emarginazione e i pregiudizi possono giustificare episodi” come quello di ieri. ”Non si fa giustizia da soli – ripete il ministro – e, tra l’altro, nel caso di Torino è una ingiustizia fatta da soli.”

6 COMMENTI

  1. Si sbaglia la ragazza, non è colpa sua ciò che è accaduto. Se non vivessimo in una società repressiva lei non avrebeb dovuto inventarsi uno stupro per giustificare in famiglia, un atto sessuale del tutto legittimo, poichè frutto di una scelta cosnapevole. E l’incendio al campo rom non è colpa sua, lei è stata solo strumentalizzata dall’odio e dal razzismo che evidentemente abita tutte quelel persone che hanno partecipato all’azione “punitiva”.

  2. Ovviamente, e quelli sono pari suoi! È razzista anche lei: “i rom mi hanno stuprato” è la versione all’ultima moda di “i rom rubano i bambini” (senza nessuna particolare rilevanza statistica mai documentata su questa leggenda metropolitana, peraltro).

  3. Mi rendo conto perfettamente. Giustificare è diverso da capire. E stupro vero o stupro finto, non è certo colpa sua se questo è un paese razzista. Ti basta fare un ricerca su google per trovare tutti i più disparati pretesti che servono agli italiani per bruciare i rom.

  4. Senza ombra di dubbio è razzista anche lei, ma lei ha sedici anni. Per pensare che essere vittima di uno stupro sia più accettabile dell’affermare la libertà di fare sesso, evidentemente appartiene ad un contesto poco felice ed è un’immatura. Ma a quelli che si sono organizzati per la spedizione punitiva non è nato ieri l’altro, con lei, l’odio per i rom. Il punto è questo.

  5. Questa puttanella ha detto che non si vergogna. Se fossi stata una giornalista le avrei chiesto: non ti vergogni nemmeno rispetto alle vere vittime di stupro?

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