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Sindacati contro Governo. Questione pensioni ancora aperta

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Il capitolo “pensioni” per i Sindacati resta ancora un capitolo aperto e se il governo non darà ascolto alle parti sociali e va dritto per la sua strada si troverà dinanzi un muro. Questo il messaggio che i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno mandato al governo dal presidio unitario organizzato davanti a Montecitorio per protestare contro la manovra.

“Andremo avanti con altre iniziative unitarie alla ripresa dell’attività di governo” promette il leader della Cgil Susanna Camusso perché “la questione delle pensioni non è chiusa, è una partita che va riaperta e bisogna trovare delle soluzioni. Bisogna discutere di come si fa la crescita e si crea lavoro. Se il governo pensa di andare dritto per la sua strada senza il confronto con le sociali troverà forti ostacoli”. Il fronte sindacale non si arrende anzi è pronto per la Fase 2 che deve affrontare anche il nodo del “precariato”.

C’é bisogno di un accordo tra governo e forze sociali, sostenuto dai partiti” chiede il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolineando la necessità di “trasparenza in tutto ciò che si decide”.

Il segretario della Cisl Luigi Angeletti aggiunge: “Non vorremmo scoprire che l’unica riforma che si farà in Italia è quella delle pensioni”, mentre servono più garanzie per il mondo del lavoro “quello che rema in questo Paese: noi, i lavoratori siamo quelli che remano, gli altri sono passeggeri e spesso non pagano nemmeno il biglietto”.

Ci aspetta, dunque, un 2012 ricco di avvenimenti e chissà forse anche colpi di scena, come lo è stato per il 2011 che ha visto le dimissioni dell’ex Premier Silvio Berlusconi.