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Camera, ok tagli stipendi deputati

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Dalla Camera arriva il via libera ai tagli per gli stipendi dei deputati. Il provvedimento, deciso dall’ufficio di presidenza, è “immediatamente operativo” e riguarda tutti e 630 i parlamentari di Montecitorio.
“Si tratta di decisioni definitive e ad effetto immediato”
spiega il vicepresidente Rocco Buttiglione al termine della riunione. Sarà di 1.300 euro lordi il taglio alle indennità dei parlamentari.

L’ufficio di presidenza della Camera ha anche confermato, e reso immediatamente operativo, “il passaggio al sistema contributivo” per i deputati ed anche per i dipendenti di Montecitorio. “I parlamentari – ha chiarito Buttiglione – in questo modo percepiranno una pensione che è poco più della metà di quella attuale”.
Deciso, infine, anche il taglio del 10 per cento l’indennità di carica. Si tratta di quelle indennità percepite da “figure apicali”, come il presidente della Camera, i vicepresidenti, i questori e i presidenti di commissione.

”Il governo Monti è pienamente consapevole dell’importanza del contenimento dei costi degli apparati burocratici. Dal buon esito dell’operazione dipendono sia il successo dei programmi di risanamento dell’economia, sia quello degli stimoli alla crescita e competitività”. Si legge in una nota di Palazzo Chigi nella quale si precisa: “Il dl è in linea con gli scopi che il governo si è prefissato”. E cioè, ”eliminare o quanto meno ridurre gli sprechi connessi alla gestione degli apparati amministrativi”.
Per questo motivo, recita la nota di palazzo Chigi, ”in tempi considerevolmente inferiori a quelli indicati dal decreto-legge approvato dal Parlamento lo scorso dicembre, e fissati in novanta giorni, il presidente Monti ha trasmesso al presidente del Senato, Renato Schifani, e al presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo schema di provvedimento concernente il limite massimo retributivo dei dipendenti pubblici, previsto nel Salva Italia”.