Arresti domiciliari per il comandante Francesco Schettino e denuncia a piede libero per il primo Ufficiale di plancia Ciro Ambrosio. Queste, per ora, le misure adottate dalla Procura della Repubblica di Grosseto che ha in carico il procedimento per il disastro della Concordia.
Dopo l’ interrogatorio di ieri mattina,durato oltre tre ore, il Giudice per le Indagini Preliminari, pur confermando tutto l’impianto accusatorio, ha deciso di non convalidare il fermo per Schettino e gli ha concesso la misura degli arresti domiciliari che il comandante sconterà a Meta di Sorrento, la sua città di origine dove è già stato trasferito in nottata. A suo carico restano invariate le pesanti accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave.
Intanto nel web imperversa il file audio della telefonata intercorsa tra la capitaneria di porto di Livorno e il comandante della Costa Concordia nell’immediatezza del naufragio, telefonata che dimostrerebbe come Schettino si fosse dileguato, mettendosi in salvo sull’isola mentre ancora a bordo della nave vi fossero centinaia di passeggeri che cercavano di sfuggire alla tragedia.
Dal file audio, condiviso da migliaia di persone anche sui social network, si sente il comandante De Falco della Capitaneria di Porto che, palesemente irato, ordina a Schettino di ritornare immediatamente a bordo e di coordinare da lì le operazioni di salvataggio. Dall’altro lato del telefono uno Schettino confuso che pronuncia poche frasi senza convinzione, promette di tornare a bordo ma accampa delle scusanti quali il buio e il malfunzionamento del telefono cellulare per cercare di mascherare la paura e la propria inettitudine.
Una registrazione senz’altro drammatica che testimonia l’angoscia vissuta su tutti i fronti in quelle ore in cui si dipanava la tragedia che fino ad ora ha fatto contare già 11 vittime e 28 dispersi.
Intanto al largo della costa dell’ Isola del Giglio continuano instancabili gli interventi per la messa in sicurezza della nave. Oggi stesso inizieranno i lavori di svuotamento dei serbatoi di carburante della Costa Concordia, onde scongiurare un ulteriore disastro ambientale.
liberate anche lele mora allora
almeno lui non ha ammazzato nessuno
liberateli tutti!
in italia si rimane in galera solo per reati fiscali
vedi tanzi
vergogna!