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Napoli, in arrivo la patente per i pizzaioli

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pizzaPreparare la pizza è un’arte che richiede non solo passione, ingredienti giusti, ma anche una buona preparazione.
A breve, chi vorrà intraprendere la professione di pizzaiolo è necessario che sia in possesso del riconoscimento “Pep”, la patente europea per pizzaioli.
Questa la novità introdotta dal senatore Costa. Questa idea è stata già trasformata in Disegno di Legge e attende di essere analizzato dalla XVI Legislatura.
Il Disegno di Legge intende regolamentare la professione di chi materialmente prepara e cucina la pizza.
La Patente Europea Pizzaioli sarà rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Istruzione, previa certificazione da parte della associazione maestri d’arte ristoratori pizzaioli (AMAR) delle competenze acquisite, attraverso un corso di formazione.
L’aspirante pizzaiolo dovrà infatti frequentare 120 ore di corso: 60 ore di pratica in laboratorio, 20 ore di lingua straniera, 20 ore di scienza dell’alimentazione, 20 ore di igiene e somministrazione di alimenti.
Al termine del corso si sosterrà un esame finale, consistente in una prova teorica ed in una pratica.

Avrà una validità di 5 anni dal rilascio. Sarà rinnovata automaticamente in caso di esercizio continuativo della professione, documentato dall’iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) per i pizzaioli artigiani o ristoratori, o, altrimenti, risulti dall’assunzione presso una azienda del settore.
Chi invece esercita la professione da almeno tre anni, con la qualifica di pizzaiolo provetto, documentabile sempre o con l’iscrizione alla CCIAA o con l’assunzione presso una ditta, potrà ottenere la Patente Europea dopo aver superato un esame pratico-teorico.

Che cosa ne pensano i pizzaioli? “Mica dobbiamo guidare il forno?”, hanno così reagito.

In molte regioni, tra cui la Campania, da tempo organizzano corsi professionali per i pizzaioli. Sull’argomento “patente” si è espresso Claudio Ospite, consigliere regionale e presidente dell’Associazione Pizza Margherita Regina: “Chi ha pensato alla legge per la patente da pizzaiolo, ha in mente una figura di un super-pizzaiolo, capace di parlare due lingue e di trasformare i suoi impasti in un’alchimia di profumi e sapori capace di sedurre in modo standard i palati di tutto il mondo”.