Si prolungano i giorni di attesa per Salvatore Parolisi che questa mattina avrebbe dovuto incontrare in carcere sua figlia Vittoria. Ma l’incontro è stato rinviato. L’uomo, caporal maggiore dell’esercito attualmente è detenuto nel carcere di Teramo perchè accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, la giovane di Somma Vesuviana scomparsa il 18 aprile del 2011 in circostanze misteriose e ritrovata morta due giorni dopo.
A decidere per il rinvio è stato il tribunale dei minorenni, accogliendo l’istanza degli avvocati della famiglia Rea. La richiesta di quest’ultima era di far partecipare anche uno psicologo di parte, dirigente della Asl di Ascoli Piceno. In mattinata il tribunale aveva dato l’assenso alla partecipazione anche della nonna materna, affiancata da una psicologa. Secondo l’avvocato della famiglia Rea, “la vicenda è stata organizzata in maniera approssimativa” . Inoltre, la donna ha dichiarato di non essere ancora pronta a trovarsi di fronte all’uomo accusato della morte di sua figlia.
I genitori di Melania e il fratello hanno incontrato, in giornata, la psicologa incaricata dal tribunale per verificare se ci fossero le condizioni affinchè la bimba possa vedere in carcere il padre. “A mio giudizio – ha detto l’avvocato – queste condizioni non ci sono perché non sono state predisposte le misure necessarie perché la bimba non subisca alcun trauma”. Il legale ha evidenziato, inoltre, che “sarebbe stato opportuno che il padre fosse stato trasferito a Somma Vesuviana o che, comunque, all’incontro fossero state delegate le assistenti sociali che seguono abitualmente la bambina in Campania e che non vi è alcuna opposizione da parte della famiglia Rea affinché la piccola incontri il padre, ma tutto deve essere fatto con la massima attenzione per il bene della bambina”.