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Arriva Volunia, il motore di ricerca italiano che fa tremare Google

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Sarà lanciata oggi la versione beta di Volunia, il nuovo motore di ricerca tutto italiano. Il progetto nasce da un team d’eccezione diretto da Massimo Marchiori, 41 anni, matematico, ricercatore presso il W3C, il World Wide Web Consortium e professore associato di Computer Science presso l’Università di Padova.

Ed è proprio da Padova che verrà  presentato oggi, alle ore 12, anche in diretta streaming, il Volunia, uno dei pochissimi progetti che potrebbe dare veramente filo da torcere a tutti gli altri motori di ricerca.

Inizialmente l’accesso al motore sarà consentito solo ad un numero ristretto di utenti, precedentemente selezionati tra tutti quelli che si erano registrati sul sito di Volunia. Questi utenti, o “Power User”, come sono definiti in gergo, avranno il compito di testare il sistema e, attraverso un canale diretto col team Volunia, potranno segnalare eventuali problematiche.

Nella sostanza,  Volunia si differenzia da tutti gli altri sistemi di search engine per una diversa concezione della ricerca. In effetti questo nuovo sistema sembra sia basato prevalentemente sulla  semantica delle informazioni  testuali presenti in rete e quindi sarebbe in grado di analizzare le pagine web comprendendo il significato di quello che c’è scritto e utilizzando questi dati per indicizzare i contenuti.

Massimo Marchiori non è certamente da considerarsi un novellino del settore. Alla fine degli anni novanta, infatti, da professore associato presso il MIT di Boston, ideò l’algoritmo Hyper Search che sta alla base di tutti gli algoritmi utilizzati dai moderni motori di ricerca, Google compreso.

Oggi è a capo del progetto Volunia, un progetto realizzato insieme anche ai suoi migliori studenti. Un progetto che di per sé appare come qualcosa di totalmente nuovo e non di alternativo rispetto agli altri motori di ricerca,  quello di  un sistema che, localizzato in 12 lingue, offrirà agli utenti una nuova esperienza di ricerca, diversa da quella fornita da Google, Yahoo! e Bing.

E tutto rigorosamente made in Italy.