Ha ricevuto un finanziamento a tasso agevolato da un imprenditore amico e si è fatto pagare le vacanze da altri: il presidente della Repubblica tedesco Christian Wulff si è dimesso per un’accusa di interesse privato in ufficio. L’uomo ha ammesso di aver fatto degli errori, ma in una conferenza stampa a Berlino si è difeso sostenendo di non aver agito contro la legge. Ciò nonostante si è dimesso perchè la “fiducia incrinata” dei cittadini nei suoi confronti sarebbe stato un impedimento grave alla sua attività di Presidente, soprattutto in considerazione del momento difficile per la Germania e per l’economia europea.
Wulff avrebbe ottenuto un prestito di 500mila euro con un tasso di favore del 4%: inoltre tre pernottamenti del Presidente in un albergo dell’isola di Sylt di 258 euro l’uno, sarebbero stati pagati da un altro imprenditore a lui vicino, cifra poi rimborsata in contanti.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha rilasciato una breve dichiarazione in merito alle dimissioni di Wulff: “Ho ascoltato le dichiarazioni del presidente con molto rammarico” ha precisato, sostenendo che il Presidente “si era dedicato con molta dedizione a questo incarico“. Ad ogni modo, il premier tedesco ha specificato che Wulff “non poteva più servire il suo popolo. E’ una delle forze del nostro Stato che si tratti in maniera giusta qualunque sia l’incarico occupato. Esprimo rispetto per sua decisione di dimettersi” .